Mattoni a Vista

«Ho realizzato la fusione nucleare a freddo» A Bologna dichiarazioni choc


Ce l’hanno fatta: l’esperimento avvenuto venerdì pomeriggio – 14 gennaio 2011 – in un capannone bolognese ha dato risultati positivi. Davanti ad un pubblico di esperti e selezionati giornalisti, il Prof. Sergio Focardi e l’Ing. Andrea Rossi hanno dato dimostrazione pubblica della fusione nucleare a freddo. Si tratta di un reattore a fusione nickel-idrogeno in grado di produrre alcuni kilowatt di energia termica, sufficienti per scaldare l’equivalente di due appartamenti. Un risultato significativo considerando che l’energia ottenuta dall’esperimento supera di gran lunga quella impiegata per la sua attuazione. Un enorme passo avanti sulla strada dell’energie pulite. La fusione nucleare consiste nell’avvicinare deuterio e trizio (isotopi dell’idrogeno) per farli reagire, ma affinché avvenga questo, occorre avere anche un catalizzatore, che garantisca che i due isotopi si avvicinino. I processi di fusione nucleare danno una quantità di energia atomica in genere superiore di dieci volte quella che si libera con i processi di fissione (il processo usato nelle contemporanee centrali nucleare nel mondo), ma il procedimento da attuare comporta delle difficoltà maggiori. La principale riguarda la temperatura, che per mantenersi costante deve raggiungere i 10 milioni di gradi, più o meno la temperatura del Sole – dove ogni secondo avviene una fusione nucleare che libera 4,5 tonnellate di energia – gradi non semplici da mantenere stabili in un laboratorio. Per questa ragione si è iniziato a pensare alla fusione fredda, cioè effettuata ad una temperatura simile a quella ambiente.Continua a leggere la rassegna stampa quotidiana dell'Industria dell'Abitare su http://www.immobilia-re.eu/house-living-and-business-rassegna-stampa-17-gennaio-2011/