Post n°120 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da quidate
Di solito sono cani, gatti i migliori amici del' uomo, ma questa volta no,perchè è proprio un serpente ad essere il miglior amico di questo bimbo. In tema di animali domestici ci si può sbizzarrire, ma in Cina, a Dongguan, hanno un po' esagerato: una famiglia ha adottato dalla nascita un pitone, coccolato e cresciuto come se fosse un figlio, che ora all'età di 19 anni misura 4 metri per un peso di oltre 100 chili. Il pitone si dimostra molto affettuoso con la famiglia adottiva e spesso dorme e gioca con il piccolo di casa, un bambino di 12 anni.Qualsiasi animale anche il più feroce può diventare mansueto dipende sempre da come viene allevato.
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Si è fatto tatuare la proboscide di un elefante sul pene. Così un uomo di nazionalità croata ha voluto a tutti i costi “decorare” i propri genitali, noncurante degli avvertimenti sul dolore cui andava incontro.Il personale di staff del saloon JoJo&Kenfa di Zagabria ha tentato di dissuadere il temerario cliente spiegandogli che sarebbe dovuto tornare almeno 10 volte per curare i dolorosi sintomi pruriginosi. Ma lui, imperterrito, ha insistito e ora orgogliosamente porta a spasso nei suoi pantaloni una “proboscide di elefante”.“Cerchiamo di avvertire i clienti sulle scelte indelebili che stanno per compiere – ha detto uno dei tatuatori – perché i tatuaggi, specie in punti così bizzarri, sono difficili da rimuovere in un secondo momento. Ma spesso decidono di andare fino in fondo noncuranti dei rischi che corrono”. (convinto il ragazzo) |
Post n°118 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da quidate
Un nuovo studio effettuato da Boris Suchan dell‘Institute of Cognitive Neuroscience della Ruhr-Universität di Bochum e riportato sulla rivista scientifica Behavioural Brain Research, ha mostrato come funzionano le aree cerebrali addette alla percezione del corpo nei soggetti affetti da anoressia.I risultati della ricerca mettono in mostra che le persone anoressiche sono ingannate dallo specchio, nel quale esse si vedono grasse anche se in realtà sono scheletriche. Ciò dipende dal fatto che le aree neurali deputate alla percezione del corpo non funzionano bene nel cervello delle persone anoressiche, non consentendo pertanto la loro connessione in maniera adeguata. Il risultato è che la percezione di sé allo specchio ne risulta notevolmente distorta. Molte sono le ricerche che sostengono la veridicità dello studio e che hanno effettivamente dimostrato che le persone anoressiche mostrano notevole difficoltà a riconoscere la propria magrezza che, riflessa nello specchio, le fa apparire ai propri occhi grasse. Per giungere a siffatti risultati gli studiosi hanno preso in esame un campione di donne anoressiche e un gruppo di coetanee sane. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale. Immediatamente visibile è stato il fatto che nel cervello delle donne anoressiche le aree deputate alla percezione del corpo non comunicassero a dovere, come accadeva nel cervello delle donne sane. In presenza dunque di una connessione debole fra le due aree, il giudizio del nostro corpo sarà condizionato facendoci fatalmente cadere in errore.
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Ha davvero dell’incredibile la storia di Lee Charie, un uomo britannico di 32 anni che, nel corso di una vacanza che stava trascorrendo in Thailandia, si è risvegliato in una stanza d’ospedale con una parte del cranio che gli era stata asportata. Sebbene lui non ricordi affatto cosa gli sia accaduto, i medici gli hanno raccontato che a causa di una caduta da un’altezza di ben 7 metri e mezzo, sono stati costretti a diminuire la pressione sul cervello asportando una parte della calotta cranica. Il 32enne, dopo un mese di degenza in ospedale, è tornato a casa in Gran Bretagna portando con sé, nella sua valigia, la parte mancante del suo teschio, imballato in una scatola di polistirolo. Lee spera infatti che in patria i chirurghi possano essere in grado di ricostruire la parte mancante della sua testa.Dalle foto di Lee è evidente la parte mancante del suo cranio. Il 32enne è attualmente ricoverato in ospedale, dove viene sottoposto alla fisioterapia, agli esami medici ed anche alla terapia del dolore, mentre i chirurghi sono all’opera per tentare di elaborare un modo per ricostruire la sua calotta cranica. L’idea sarebbe quella di utilizzare l’osso in modo da realizzare uno ‘stampo’ in titanio della parte mancante, riuscendo così a completare la parte mancante dello sfortunato Lee |
Siamo in tanti a non prendere in minima considerazione le monetine da un centesimo che talvolta ci vengono date come resto dai negozianti, magari andando a fare la spesa.
Spesso le vediamo a terra e nemmeno ci chiniamo a raccoglierle, per il loro scarso valore. Ebbene, da oggi, probabilmente, assisteremo alla rivincita delle piccole monete da sempre considerate praticamente inutili. Fin dalla nascita dell’uro, i ramini vennero considerati scomodi e difficili da spendere.Tuttavia, a causa di un errore di conio, una monetina da un centesimo può arrivare a valere anche 2500 euro per i collezionisti. Questo accade perché alcuni dei ramini presentano la Mole Antonelliana sul retro, immagine che normalmente figura sulle monete da 2 centesimi, invece di Castel del Monte.Anche se la Zecca ha ordinato il ritiro delle monetine errate, l’agenzia di aste Bolaffi ha comunicato di essere in possesso di sei esemplari dei ramini incriminati, pronti ad essere venduti ad una cifra che va dai 2500 euro in su. Non ci resta che controllare tutti nel portamonete se, per benevola sorte, fossimo in possesso dei centesimi fortunati, dal momento che in giro sembrano esserci un centinaio di esemplari. Il tribunale di Roma ha stabilito che l’agenzia detiene il ’legittimo possesso' del centesimo Mole, risolvendo in favore dell’azienda torinese un contenzioso di 11 anni con il Museo dell'istituto poligrafico della Zecca.
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il 01/02/2013 alle 12:15
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il 01/02/2013 alle 12:00
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il 01/02/2013 alle 11:37
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il 01/02/2013 alle 11:31
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il 24/01/2013 alle 22:50