fragorosi silenzi

Mostre, Roma


Mario DonderoFino al 22 marzo 2015, Roma, Terme di Diocleziano
Il luogo è uno dei più suggestivi (e meno conosciuti) di Roma: Terme di Diocleziano, Museo nazionale Romano, le cosiddette Grandi Aule. Lui, classe 1928, è uno dei più grandi fotoreporter italiani.  La retrospettiva, che porta il nome del grande fotoreporter, ripercorre la carriera di Dondero - 86 anni e mai un appuntamento perso con la Storia - in 250 scatti, dalla nascita della sua vocazione per la fotografia propiziata dall’ammirazione per Robert Capa, fino ai reportage sulla caduta di Berlino, sulla Russia di Putin e l’Afghanistan realizzati in nome del “racconto sincero delle situazioni”.Per parlare, la fotografia, ha bisogno di lievitare. E per Dondero il lievito è l’empatia che lo lega ai suoi soggetti, i legami sociali che salda tornando più volte nei luoghi che gli interessano, per mettere a fuoco quel che si deve vedere. “Ciò che nella società rimane latente, il fotoreporter deve essere riportato alla luce. In questo consiste il mestiere del fotoreporter. L’importante – come diceva Kapuscinski – è conservare uno spazio di ingenuità. Solo così non si diventa cinici”.