fragorosi silenzi

Turner: impressioni, prima che di Impressionismo si parlasse.


TURNEROpere della TateRoma, Chiostro del Bramante22  marzo  2018 / 26  agosto  2018
Conosciute oggi come ‘Turner Bequest’, molte delle opere esposte provengono dallo studio personale dell’artista e sono state realizzate nel corso degli anni per il suo ‘proprio diletto’ secondo la bella espressione del critico John Ruskin. Un piacere estetico e visivo che conserva ricordi di viaggi, emozioni e frammenti di paesaggi visti durante i suoi soggiorni all’estero. Era infatti abitudine dell’artista lavorare sei mesi all’aria aperta durante la bella stagione e solo in inverno chiudersi nel suo studio per riportare su tela i ricordi di ciò che aveva visto dal vivo. Più di 90 opere d’arte, tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di olii mai giunti insieme in Italia, caratterizzano il percorso espositivo della grande mostra “TURNER. Opere della Tate” dedicata al celebre e rinomato maestro dell’acquerello che con la sua pittura ha influenzato più di una generazione di artisti.La densità dell'atmosfera e della luce, senza la costrizioni della forma. Turner: impressioni, prima che di Impressionismo si parlasse.