_aria nuova_

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la prima volta che t'ho visto non avevo tasche in cui infilare le mani nervoseindossavo una gonnellina bianca e la maglietta rossa che portavo sopra si allacciava dietro al colloc'è stato un momento in cui mi son piegata vicino a te e tu mi hai annusato i capelli, è stato quello, forse, il momento in cui da una semplice bionda con gli occhi azzurri son diventata qualcosa di diverso, un profumo.E si sa che un odore è capace di perseguitarti e torturarti peggio di qualsiasi ricordo, peggio di una fotografiaperchè il profumo ti rimane addosso, entra per osmosi e la mente decide di spruzzarlo fuori nei momenti più inaspettati.c'è stato un altro momento, qualche ora dopo, in cui ti sei avvicinato come per abbracciarmi da dietro mentre io facevo finta di essere interessare alla pesca di un peluche in quelle giostre rubasoldiè stato quello, forse, il momento in cui anche tu hai capito che sarebbe stato qualcosa di diversoperchè, per quanto io sia stupida e cieca, so riconoscerlo un brividoio l'ho capito dal primo istantesembra il passo di un libro, una frase da film..."l'ho capito dal primo momento in cui l'ho visto che..."e invece, guardacaso, è proprio così che è andataed ho anche provato a sfuggirti, ho ignorato i tuoi tentativi di avere il mio numero, aggirato le tecniche di seduzione ben rodate e accompagnate dal bel faccino regalatoti da madre natura e dai muscoli coltivati in palestrace l'avevo quasi fattama il destino non ti lascia mai in pacetorturata dal rimpianto di non averti lasciato modo di contattarmi t'ho visto apparire un giorno e mezzo dopoperchè noi siamo quelli del "giorno e mezzo", quelli delle mezze misure, quelli del grigio e della confusionecosa siamo, cosa facciamo, dove andremo a finire è sempre stato un enorme punto interrogativotranne il dove andremo a finire, forse, visto che i nostri neuroni sono sinapticamente connessi insieme in modo da formare le parole "attenzione" e "catastrofe"e dopo tutto,dopo 14 mesidopo avermi detto "lo sai che non sono innamorato di te, vero?" mentre eravamo dentro lo stesso lettocos'altro potresti fare?cos'altro mi serve di sapere?poco importa se mi vieni a riprendere ogni volta che mi allontanopoco importa se mi chiami per 4 giorni di fila e mi lasci intendere che non c'è nessun'altra e che, almeno un po', hai sentito la mia mancanzanulla importa se mi scrivi "sono innamorato di te" e due mesi dopo provi a negare pure che sia accadutoforse avevi dimenticato di avermelo scritto?forse avevi bevuto un po' troppo e hai confuso le parole, si sa che hai un cattivo rapporto col t9 vabbè che dopo me l'hai praticamente ripetuto anche a voce due secondi prima di presentarmi tua madre, due secondi prima che tuo padre si avvicinasse a salutarmi contento di rivedermi e forse anche un po' stupito che io ci sia ancora da parte mia ero stupita del fatto che mi avesse riconosciuto perchè probabilmente ne ha viste talmente tante altre da avere in testa una grande confusione.Magari lo aiuta il fatto che, da quello che ho capito, io sia una delle poche bionde della tua vitae quando lo guardo, ancora un po' mi vergogno di quella sera in cui si capiva benissimo che ero completamente ubriacacomunque poco importa quello che hai scritto o detto quella sera visto che un paio di giorni dopo eri già di tutt'altra opinioneil problema è che io,la persona più incoerente del mondo.son diventata coerente in qualcosaquello che provo per te non è mai cambiato da quel pomeriggio d'agosto ad oggie probabilmente la mia assurda coerenza è stata accesa proprio dalla tua incredibile follia e dualitàtriplicitàmilleuno nessuno e centomilasei uno stronzoe io dovrei smettere di pensarci.