QUOUSQUE TANDEM

Eutanasia di un blog


 "Verbum omne refert, in quam partem intellegas. (Publilio Siro. I° secolo A.C.) e questo è estrememente difficile. Ci si pone di fronte a quanto sia ineluttabile che lo spirito con cui scrivi qualche cosa, e le emozioni che ne possano derivare, potrebbero divenire affilati coltelli che affondano nelle piaghe del cuore e nelle ferite ancora aperte nell'anima delle persone che ti leggono. E il tuo piacere di condividere queste emozioni si scontra brutalmente con il dolore che esse possono infliggere a certa parte di coloro che le interpretano. Allora significa che devi scegliere...scegliere se devi ancora fare del male...un male che, nel momento che te ne sei reso conto, non è più inconsapevole, involontario, innocente e se prosegui è un male perseguito con metodo e malvagità. Per questo ho deciso di chiudere il blog e di non aprirne altri mai più. Continuerò a vivere comunque le mie emozioni e scriverle, ma solo per me, in quello che chiamo il mio Silenzio Senza Solitudine, perché non voglio fare del male a nessuno, mai più. Sparirò come succede con la notte, che tanto amo, quando il primo raggio di un sole omicida la fa scomparire. Ho scritto questo ultimo post perchè volevo lasciarvi un addio motivato, una sorta di testamento emozionale in cui dirvi che chiudo perchè vi amo, lasciando a Seneca l'epitaffio: “MAGNA RES EST VOCIS ET SILENTII TEMPERAMENTUM”che l'eutanasia abbia inizio, perché...MORS PRINCIPIUM EST