La tua amica banca?

Cariprato e Popolare di Vicenza: i soldi spariscono e nessuno sa nulla


Mi chiamo Conti Simona, ho 38 anni e da quando sono nata fino a pochi mesi fa sono stata una cliente della Cariprato Agenzia di Vaiano. Vi chiederete perchè dopo tanti anni di fiducia a questa banca, oggi non sono più una loro correntista: ebbene questa è la mia storia. In data 27/09/2007 ho stipulato un contratto di adesione al servizio di home banking della mia banca (Cariprato agenzia di Vaiano) in cui mi fu consegnata una tessera con un codice cliente e una prima, ed un numero PIN per accedere al programma alla mia prima connessione. In seguito automaticamente mi è stato chiesto di sostituire quest'ultimo con una password di accesso e una password dispositiva (quest'ultima da me mai utilizzata) di nove cifre da me scelta.In data 25/06/2008 accedevo al mio portale di home banking per consultare il mio conto corrente e mi sono accorta che in data 26/05/2007 era stato effettuato un bonifico da me non autorizzato pari a 2161.30 euro.L'indomani mi sono recata in banca dove mi hanno riferito che il bonifico in esame era stato effettuato tramite internet in favore di un c/c di Castel d'Azzano, in provincia di Verona, presso la Banca Popolare di Verona.Ho chiesto spiegazioni su come fosse potuta accadere una cosa del genere e come risposta mi è stato consigliato di fare una denuncia ai Carabinieri per truffa. Nei giorni seguenti sono tornata in banca ma nessuno degli operatori, compreso il direttore, sapeva darmi informazioni su che fine avessero fatto i miei soldi; anzi, cercavano quasi di evitarmi e comunque di addossare la responsabilità a me per non aver custodito in maniera appropriata le mie password.Dopo qualche giorno è arrivata una lettera della Banca Popolare di Vicenza (sede centrale di Cariprato) in cui mi facevano sapere che il loro servizio utilizza protocolli ESTREMAMENTE affidabili, che l'operazione contestata risultava regolarmente autenticata con le credenziali da me gestite e che la richiesta di restituzione dell'importo del bonifico in questione doveva essere rivolta al soggetto individuato quale autore della denunciata sottrazione. In pratica la banca se ne lavava le mani addossando la responsabilità su di me. Ad oggi non ho più avuto notizie nè da Cariprato nè tantomeno dalla Banca Popolare di Vicenza.Tengo anche a precisare che il loro sistema così sicuro non mi ha mai chiesto di cambiare la password in nove mesi di utilizzo e di non aver mai risposto a mail sospette (il cosiddetto phishing). A tutti coloro che hanno un home banking: fate attenzione a richiedere alla vostra banca tutte le garanzie possibili. Provare per credere!