RACCONTI DI ROMA

La chiesa delle zoccolette


Che la fantasia dei romani fosse fervida è un dato assodato, ma l’aneddoto che sto per raccontarvi ha davvero dell’incredibile. Avreste mai immaginato una chiesa dedicata al mestiere più antico del mondo? No? Invece esiste. In centro, tra via Arenula e via dei Pettinari c’è un vicoletto dal nome originale, via delle zoccolette. Strano a dirsi il toponimo deriva dal conservatorio della chiesa dei SS. Clemente e Crescentino che Papa Clemente XII istituì «per le povere orfane comunemente denominate zoccolette». Zoccolette però non deriva dal noto tipo di calzatura (come i più avranno sicuramente pensato), ma dal parlare popolare romanesco. «Zoccole» infatti sono le meretrici (o donne di malaffare che dir si voglia). I romani chiamando così le orfanelle non intendevano dargli delle puttane in modo dispregiativo, ma, ancor più incredibile, usare un appellativo dolce dipingendo una triste realtà. Era infatti comune credenza che le orfanelle, una volta dimesse dal conservatorio, non avessero molta scelta: o trovavano un marito, o prendevano servizio presso qualche ricca famiglia o, purtroppo erano costrette a battere il marciapiede per sbarcare il lunario.