Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - SCELTA DEI POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN


C’è UNA SPIANATA INNANZI AGLI SCOGLI…(canto notturno)Vele, diafane vele,a ritmo di noia ritratte nel vuoto,spossate,senza più barca né remi né alberi a prua…giovani vele!…se anche il timone si perse,andate in derivacon gli aghi lilla appuntati ai sudarie màceri fili di sangue,fumi assonnati per l’aria,miserie d’un cielo in degrado!…Lembi di anime lente, scorate…sopra la scia delle varie correntia onde vi vidi passare…:quasi un corteo di urlanti gabbianidalle stanche alie dal roco sogghigno…biechi sfiorando a volo radentel’onda vorace del mare!…"Ma andate!"fu l’urlo d’una roccia antica…"indietro sull’acqua, se la marea vi travolge…in avanti!…se vi scortano le onde!"Sulla ghiaia infrante,le taglienti lame…giacevano sparse,ingrato servigio all’esistenza!…Comari le Vele, ma intantovi unite per bande, e spinte al veleggioper gòmene sciolte…fingete speranza!…quell’unica bella certezza ch’è vostra…:gioventù sviata,il Mare, lo so, vi perdona!…Ed io vi rivedo, instabili formescampate alla gran Velerìa del disarmo,avvilite ma giovani ancora,e fiere di andarvene sole dove altro cielo vi attende…altri porti…C’è una spianata innanzi agli scogli,dove gli eroi gettavano l’armi…e si piangeva, non visti…e si veniva a morire da soli…Ma essa non si vide ancora…(la Pace, perché?)Neppure sapeva di esistere…aveva quell’aria da nulla…e già la cercavano i pianeti.…………Comari le Vele,anime unite in un corpo soltanto…la Vela!…prima che sia troppo tardi,andatene in cerca anche voi…per falla in carena di cielo. NEVE SULL’ ANIMA(contrappunto melodico)Foglia…tra foglie a miliardi.E quello sbiancarsi d’antiche memoriepronte a dissolversi in echi…pian piano scordarsidi quella che eri…chi eri?…una giovane foglia giganteaggrappata al suo ceppoe tesa ad abbracciare l’universo!Più nulla oramai?Ti senti sbattuta dal ventoalla fine d’un correre vano.E ricordi finora?un eterno viavai riddando tra opposte correnti…(l’Anima? il Corpo?)una fiamma che brucia(l’Amore?)un corpo che ama l’incendioma è arso…Capace di ardere ancora sorprende nel buiol’ultimo raggio di sé,i resti di un’anima persa.Lei? ma neppure ti ascolta,e appesa a mezz’aria(la Vita? la Morte?)in specchio di cielosi volta a guardare se stessae quella ch’è stata…:la foglia d’un tempo,aggranchita, sofferta…all’orlo d’un vicolo cieco,affranta, rifranta nel gelo.Tristezza, tristezza infinitase ai giorni di oggi ti avvediche fosti soltanto una fogliain turbine d’aria…e la vita fu tutta una mossae andasti per fole di sognoa cercare un misteroinagibile ai sensi!…Ma viva lo stesso ti sentifinché ti conservi una stilla di fedenei candidi emblemi:una goccia di neve sull’anima,un cielo che cresce all’infinito!Abbandona quei segni al destino,desidera e vivi…non sarai più sola!   COS’è LA REALTà?Circuito impalpabile, forse…fuga vitale di estrie - fusa la Vita alla Morte -un solo generarsi di corrente!…Silenzio di ghiaccio:Iddio si risente,e si risentono i poeti.Uragani, speranze, illusioni…gente in attesa d’un segno…e mentre la nebbia diradaquell’unica stilla......- toccante ma pura -si cangia in polìmetro vagodi sensazioni e scoperte.Foglie a cercare un albero, e un cielo…nello spazio a volo. DI ASTRO IN ASTRO…(fugato)E quel punto che si fa più piccolo,sempre più piccolo, in distanza,ed esalta la sua libertàfra nuvole che se ne vanno…(irraggiungibile punto!)che sia proprio questo "ALIDÀDA"…?Ma certo.Un punto che insegue l’enimma,e va traguardando all’infinito. LA CORDA PERFETTA(dal 3° libro della trilogia " Finale d’epoca - 1998 )CANTO ALLA MAGNOLIA(orfico mistero)Andava l’Eccelso indagando il perché di quell’aria di sgomentoche ribolliva da temponell’intima crosta dei Monti,nei segreti anfrattidelle rupi,nell’intimo di ognunopartecipe ai contrasti.Avrebbe finito per vincerel’urlo tristissimo della Giogaia,tanto era fatto il suo cuoredi sensi del Giustoe di patria ribellione.- il Lògos? -Le Rocce si fossero fuse per far posto alle Pianure?…Il Monte spogliato di simbolibandisse la magìa?…Avesse trionfato la Natura in tutta la sua nudità?…la Neve in cristalli e frammentisi fosse finalmente volta a Diodi dentro a pareti di ghiacciointimamente connesse?…Ognuno sperò nel Rimedio:"Palingènesi… domani?"Disotto al Gran Cervoin distanzala Fata del lago di frana(mirata illusioneo realtà?)in valle discesa dall’altopredicò:"Solitudine, silenzioa placare gli eccessi di pianto,le continue risse,la foga del Chiasso,i paesi in tumultoe la dissolta Onestà!…"Il Mondo?…Quel volto non era più il solitoe in lacrime di gelone piangevano le Cimee il Cervo ne stupiva…L’Eccelso a quel punto narrò:"Un dì non so come,del tutto inattesa al centro comparvedella grottauna bianca Magnoliasfumata in azzurroche appiè del suo gamboe fra le radici sotterraportava un cristallo di neveinvisibile ai più.Simbolico dono di Orfeo,era stato dagli uniscordato,dagli altri taciutoin presenza degli Ori,e mille volte scambiatoper un vetraccio incolorea trastullo dei meno abbienti…Unico al mondo però.Da quante ne aveva sentitesulle solari tiranniesi nascondeva nell’ombrae non si fidava del Tempo.A ragione:d’inverno pioveva a torrenti,d’estate col Sole,né prima del Terzo Millennio........- il Verbo era questo -sarebbero mutate le Stagioni.Al cader delle tenebre,quasi ogni serainfuriavano i Venti fra séma la Magnolia resisteva ai colpi,materna a quel gioiello puro,in crisi con l’Aurea Società."Si stesse mutando qualcosanei pressi del secolo nuovo,ed esempio ne fosse la Piantacol suo cristallo di neve?…Da capo s’affacciasse Amorea consolare l’Umanità?…........................- esortazione -Rallegràtevi, lettori,e scalate le pareti norddella montagna…e poi quelle sud…La caccia va data agl’Ideali,a quel seme-gioielloandato perso per aria,tradito,e giù dalle rupicaduto a precipizio.Ce la faranno i superstitia risalire il pendìo?…La Modestia si unisse al Decoro,i Venti si facessero garantid’un cielo sereno alle porte(aùspice il Secolo nuovo),io credo che noi fin da orasaremmo al centro dei desideriattorno a cui ruota in eternoe a gran fatica…il Creato.Magnolia, tu pènsaci,orfica dea del Mistero,assieme al tuo Cristallo in crisi.Come la Neve spegne i Rumori,la chiarità dei tuoi sentimentismorzi l’inganno più subdoloe prima che nasca un infernol’incendio si spenga da solo…Sàppilo… da esserne persuasa,o Pianta grandiosa a fiori bianchi;il lustro delle tue foglie di cuoioa valanga travolga ogni vizio……dacché mondo è mondo…millesima parte del Cielo infinito!…