Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO


12  Tu non sei al fondodi nessun pensieronon sei nel neroperlustrato dal lento radardelle barche del silenzio –non sei nel foltodove ogni ramo e ogni battitofuggito d’alaanima un fantasmasugli stagni azzurri della mente.Non ti sei mai nascostoal nostro dolorecome cane che ti insegue,non volti il viso ai colpidelle insopportabili domande,hai opposto al nostro ritirarcila tua paziente, alzato come straccio, la tua duraesposizione.Lo saiora son contentoche tu sia quimentre una frazione di luce sui montiresiste sulla linea delle groppe scuree le grandi cittàluccicano in fondoalle valli, nel ventredelle pianure.Sono contento quaggiù di vederetra le bottiglie il tuo guardarele mani che smistano vino,pesce, il pane fatto a pezzi –Gesùcosì, mio familiare,Dio fedele alla vita.  INEDITITitolo provvisorio: L’amore.1Stringo gli occhi e vedoche non sei un fantasma anche se il tuo passo sembravenire barcollando dal vicolo nebbiosonel porto dominato da una notteche ha un’asma nel respiro.C’è un battito d’acqua mortasugli scafi. E’ largo il girodelle luci lungo la solitudinedei moli.Vieni dai rifugi, dalle tanedove ti avevano cacciato.Quante botte, quante sbornieti han conciato il voltobello e pesto, un taglios’è da poco rappreso sulle labbra.Con quei vestiti hai fatto estatee inverno, sono stinti, il tuo corpoci è dimagrato dentro.Ma il tuo sorrisoè un coltello ancorae un fiorire agli occhi.Amore, non sei morto, vienigireremo la città.    2Le grandi insegne ci esplodonosui vetri dell’auto e poinegli occhi più debolmente.Hai sonno ? dico, un whiskey,vuoi forse riposare...Voglio vedere, mi fai,vedere solamente.Allora viro sui grandi viali, nella nottedi nero e zincopunteggiata fittamente dai fanali,dalle sirene, dal ritmointermittente dei semaforiappesi al niente.     3Quante cose ti potrei raccontare,dico mentre lasci la testa sul sedile,ti avevano dato per disperso, andatodi cotenna e forse annoiatodopo secoli di fraintendimento,di agguati, di mancatiappuntamenti.Giri gli occhilentamentequalcosa riconoscio perduto in tuo acquarionon guardi niente...Eri un guerriero, ricordo in un lampo,sotto le insegne di un megastore,ne hai viste tante, il rumoredel traffico riporta le memorieil tuo film,ti han fatto anche passareper traditore.Non te lo dico, soche è il punto che ti dàmaggior dolore.