"DICIOTTESIMO GIORNOO DEI VIZI LEGGERI" lamenti silentia voce raccoltidiffusi alle fogliesorretti alle travio ancorasonorii miei passi sui legnile assi tra i piedida lucidi sonniattendendo figuredivorofamelicogli artisapendodi questo vascellomia casaamorosa "TRENTATREESIMO GIORNOO DEI SOLITARI" sono bastonidi legno fortecome le spademielucenti alcuni denariforseannegatiormaiin allegrie di coppe ma non finiscenon cedepassoovoce unicaefortein balìadel legno la vogliaatroceooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo da "Punti cardinali" (1993) notturnodell’upupa il richiamogemitolamentodell’ora collinadi granulibronzei nidodella lucertola il ventoattraversale frondediffondearoma di cedri ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo da "Scendevi lungo la strada" (1994) scendevi lungo la stradai tuoi occhi erano chiarichiarila luce era dietro la collinascendevi lungo la stradascendevi scendevi dall’albero maestro scendeviil maestro mi aveva parlatocorriamoa raccogliere i fruttiscendevi dall’alberoverso i frutti e la terraa terrasedevi sceglievi i posti migliori tra i tavolinii postisceglievile seggiole bianche pulite da pocosedevioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO
"DICIOTTESIMO GIORNOO DEI VIZI LEGGERI" lamenti silentia voce raccoltidiffusi alle fogliesorretti alle travio ancorasonorii miei passi sui legnile assi tra i piedida lucidi sonniattendendo figuredivorofamelicogli artisapendodi questo vascellomia casaamorosa "TRENTATREESIMO GIORNOO DEI SOLITARI" sono bastonidi legno fortecome le spademielucenti alcuni denariforseannegatiormaiin allegrie di coppe ma non finiscenon cedepassoovoce unicaefortein balìadel legno la vogliaatroceooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo da "Punti cardinali" (1993) notturnodell’upupa il richiamogemitolamentodell’ora collinadi granulibronzei nidodella lucertola il ventoattraversale frondediffondearoma di cedri ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo da "Scendevi lungo la strada" (1994) scendevi lungo la stradai tuoi occhi erano chiarichiarila luce era dietro la collinascendevi lungo la stradascendevi scendevi dall’albero maestro scendeviil maestro mi aveva parlatocorriamoa raccogliere i fruttiscendevi dall’alberoverso i frutti e la terraa terrasedevi sceglievi i posti migliori tra i tavolinii postisceglievile seggiole bianche pulite da pocosedevioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo