Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO


da "La quercia alta del buon consiglio" (1999)   immergersi ancora in vialettie ghiaioso il selciato conducesassetti alle suole le scarpe sosta a Fleurville come dirti l’acceso d’agosto e docile il vinole stanze e il castello lasciato al riposo furtivo sazio ormai posto in attesacon te che mi prendi a partenza mi tocchi col piede il tuo blu la maglietta     all’ombra del glicinee lungo il corso sabbioso e le larghe spiaggeattraversoil sentiero e il rivo fosse giunto il tuo nome assolato ci sei ora e qui fossero le terre vaste intorno a Aurangabado il lungomare di Bombay fossero i tuoi occhichiari      Cozumelisola delle rondinifuoco sull’acquasapore di frutticiò che è sulla sabbia non durama noi qui viviamo su roccefermiooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo  da "Scritti e frammenti" (1999)   dove l’acqua estenuantes’accorcia a festiva simbolica parteconvessa fluente nel tardo tirannoaccoccola pianoil suo lieve sussurrocosì come solo lo può il rapace feritodal grido dispersodai sassi cadutisul guadopiccoli segni sui pontiproporzionati ai passidi ponte Carlo ancora(il cielo mi tende un poco al grigio mi parla però anche di soleal mattino) linea segnata al confine tracciatadomande posizionate sull’erba a invasionein dimensione "filosofo e antifilosofoSocrate retori sofisti tiranni" -------------------------------------------------------------------------------   a senza sospiro di volto e di viaggioa viaggio rinviato in un animo tempo-...tra un anno...- spaccarsi le ossa tra i pochi perplessi e i tropici porfidie che dire di curve di auto di chiara ostruzionerincorrere palme e a dir poco vialetti o fonici plessi così Sanguineti:"...il peggior modo possibiledi fare poesia..."su Pasolini(-Vita di Moravia-Carducci in Maremma-Ben Jelloun "Lo scrivano") (ma poi è il verde dell’Elba...pini marittimi aperti ad ombrellolegni scolpiti ed ulivi e cipressie agavi e fichi discosti...)più di ogni cosa i begliocchi a spuntare dal sasso -Ciao Andy- improvvisi...tra onde e molluschi soltanto... ---------------------------------------------------------------------------         intenso cupio e sorgivatra le cose l’assalee queta a riavvolgere...di solitudine lentail corpo ha l’egualematerna nota e noiad’oltremare...(stomaco e tappo cerume raro ad infrangersi lestola caduta d’America europa in stanchezza trail patto d’autunno il peccato e l’orgoglio) "qui il mare finisce e la terra comincia..." altri alter-ego poi dirtio ano da morte de Reisprodigio di volti e bisognitutt’uno nel denso dell’alba José Saramago oh già per le stradequei portiquel niented’umano l’attesa come in parti scalare il tenue saporedi tendere al viaggio all’esilio d’estatealle balze ai sussulti alle veglie disera ai tramonti alle perle dai collialle smanie carnali alle mani devote (...ad Almerimar la Knering da sola...e Marbella nel bianco del sole di costacattura il pittore lo scuote lo placa...) di volta in volta le voci i passaggi l’errore i silenzi