Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO


Nella polvere di un noto confine Scrivi celatofra i rametti del cuore; serbadoni umili, suonisussurranti come una preghiera; dìquello che devi, custodedei nomi e dei semi, nelle estatiche verranno(e negli autunni piovosi, nelle rugginidel tempo)– restanella polvere di un noto confine.  È un mattino di luce quieta È un mattino di luce quietami alzo, sono alla porta, guardol’ombra scura che risale:o mia tazza profondadi terra e di ombra, o dolceorlo di miele che tocco...una corrente s’inchioda, restasospesa davanti alle lancedi una luce più grande...  Cerco nomi felici: "oro" ripeto Cerco nomi felici: oro, ripeto,cieli, meriggio, sole alto. Varcoi tuoi, tempo, fiammanti cancelli;m’inoltro in un’aria tiepida, fraanse e canneti, in unaverde corrente,per rive docili, ombrose,con voi, numi-custodi, fratellidi un argine più remoto,in una rada di frondoso sonno,in un salvo fuoco.  Invoco il silenzio fedele, taccio Invoco il silenzio fedele, taccioogni nome, e il vostro, pensieri, suono potente e segreto; depongosu un’ara remotauna parola che non compare; traducoun cielo sconfittoin rose di versi, in fuochisolitari.Viandante che passi,amico della polvere e del vento,onora i tuoi lari, qui brucia un grano d’incenso.  Ancora ti cuoce la polverosaAncora ti cuoce la polverosaestate del sessantuno, quandole mattine si disfano con il solegià grande, cresce il meriggio cieco, e più buie ombre declinano sul mondonel quale ci sei tu, accanto a un tronco smangiato dalla folgore crudelee un senso profondo di mortelucente com’è solo la vitache si scioglie a poco a pocoin un alveare di anni forse più ansiosoconsumati tra strade di cittàgrandi, troppo grandiper te rimasto sospeso fradue tempi che non si uniscononon possono, ma anzi si dividonotesi in un tenue elasticoche si allunga, si allungafragile corda ormaidi un pensiero non mai mutatomentre il vento già discendesull’antico ballast, in un tardopomeriggio di suoni festividi agosto rosso e assolutoche ancora erompe in forme estreme, in frondeoscuramente stormentifra le paglie del sonno leggerosu un lino di azzurro ancora teso.