Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO


Ad gallicinium Penso ai vostri giardinilucenti e lontani, figlie della notte, Esperidi,custodi dei frutti d’oro,e alle ondeche battono pensose sulle rossesponde d’Africa, grani sciamantifra ombre di scuri satellitinel tepore di questa sera. Ma per noiora si annuncia un pensieropiù forte, celato in un sonnomolle di palpebre, mentreil pianeta volge le sue ultime rotteverso l’alba, e ioresto con voi, solo, nomi e scierazzanti, povere polveridel tempo che si accomiatanella febbre di un’aurora già caldae vi lasciasospesi come fiammanti cimbenella bonaccia del mondo, sopraringhiere di luce e di nubi,a una spanna dal nulla, in unavertigine di scuro male,nell’urna di un sonno claustrale. Vi chiedo, spiriti del luogo1Quandola polvere dei pomeriggi si scaldain un fuoco quieto di rame, o quandofiamme antiche crepitano allesoglie del cuore ombroso,in una sorte di agosto che toccagli ardori della Vergine, voirestate qui, chiusi, celatiin un legno più forte del tempo.2Vi chiedo, spiriti del luogo,di serbare segreto ogni nome.Non c’è, vi dico,luce più lunga del giornoche si consuma semplicenella sua ara chiara,in un rogo devoto.  Al lettore Viandante, che trai il tuo passoper caso presso questomargo appartato,tra i fichi, i peschi, le ombreodorose della grande estatepensa che qui sovrastano,ai confini di un campo assediato,cieli più intensi e profondidel tempo che infierisce conorrendi oh non più presagi, macon fionde, con ferite, clangorie lenti affioramentidi miasmi e di occhiinfelici, lesi, tra soglie invaseche nessuno più onoraperché il tempo non è che la metàbrutale, paurosa dei pensieriche sfiorano in questo mesedi agosto che avanza le nerecapitali del mondo colpitodove anche tu, già ormai oltreil cancello mortale dei miei versi,appari tra la fine di un secolo scuroe un altro ancora ignoto, troppo, per noiviventi e non viventinel legno minaccioso delle stanzequando ancora premono le forzedella vita che chiama, chiamae dice: resta, non fuggire,guarda!