Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO


INEDITIA FioreNon sono ancora arrivatoe già soffro gli orizzonti delle montagne che chiudono la mia ansia di varcarle,ma ogni volta superata una catenaeccone subito un'altra.Molti compagni di viaggio sono già caduti, e se ogni notte mi pare di riaverli con me al risveglio dal sogno cresce la vergogna di portare dentro un segreto tesoro che non so più a chi affidare.Ma ieri uno sconosciuto mi ha guardato e mi ha detto"nessuno è più ricco di te".Alla luce di quel lampo, dall'alto ho visto un paesaggio infinito senza più montagne.Forse ero arrivato, forse ero salvo ?M'è sembrato di colpo d'essere sollevato in cielo fra gli dei.Perché carni, volti, nomi oggi sono la sostanza dei sogni offerti come gli antichi sacrificiil cui profumo si perdeva in alto nei cieli,cercando il favore degli dei.  Il mio nienteOggi verrei a casa tua,farei questo lungo viaggio solo per infilare questi versinella fessura sotto la porta,non potrei rompere il divieto di rivederci.Niente, vorrei dirti, solo questo niente.Fu detto già tutto.Da quando ci siamo separati sopravviviamo,siamo la rovina di quel tempo.Ma questo mio niente dopo di temi sostiene e si rafforza,cresce bene con gli anni,si fa grande, muta la voce,non vuole più stare con me,esce sempre più spessoa cercare altro niente,inutilmente bello come fui.I nostri occhi han fissato il sole, non guardano più,ricordano di aver visto.A che servirebbe rivederti ? Perderei il mio niente.Di tutte le cose che potevo fareho sempre scelto una sola,monco di troppe vite non fattetu sei il Niente che mi ha scelto.E ti appartengo sempre. La costruzione della vitaOrmai anche l'ala nord è finita,il palazzo si mostra nella forma intera. E la facciata innalzata per primapiù di mezzo secolo fa, inizia ad invecchiare, il suo stile è superato, non è più di moda, criticano l'architetto manierista,oggi l'avrebbero disegnata più severa,meno ricca di marmi colorati, come una vecchia fortezza medievale,pronta a resistere ai pirati del mare.Per giocare l'usura del tempo,salva le forme partorirle già antiche,la strategia sarebbe quella dell'animale che si finge morto,per non essere divorato.Mi perdo a fantasticare come avrebbe potuto apparirel'animale mia vita in altre forme,fiuto la trappola in cui sono cadutoscegliendo il mio stile di poeta. E invece nemmeno più leggono le parole,aprono un libro se ricco di immagini,non sanno più cantare la cosaad occhi chiusi. L'ereticoNon ero nato per vivere nell'ombra, ho dovuto subirla,ma di quali doni ricompensa splendere nell'oscurità !La gioia della meravigliase qualcuno mi scopree si prende il merito della scoperta,il sollievo di aver già in partenzadeposto l'affanno di salire,la risorsa di uno spreco delle oreda gran signore del tempo,la libertà di camminar fra chi corre,la leggerezza di saltare corsianon appena scorgo la filadel buon senso,lo spettacolo della vita da fuori campo, fuori linea,eretico da niente,che gioca coi segnali delle parole, e inaugura mondicon gli alberi dalla chioma sotto terra e le radici per aria,a prendere confidenzacon gli errori del vecchio Dio,che non ci vede più bene e si lascia suggerire dal diavolo le forme che non vede, ( il diavolo sono io ).