Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO


Luci sull'asfalto                                                       per Garboio che cammino parallelamenteacclimatata imago a questo vetroluce la notte già fusa sul retrodell'afflosciarsi mio nebbioso,mentre, negli occhi, battono fanalila mente si consuma a farsi asfaltod'onda scoccata rasa arco è lo sguardo che mi riassorbe alla mia posa, radio,io, che rilascio in macchia la mia immaginecioè che risuono al fondo del comburiodi metallica dimora più segretomotore che m'assimila al suo faro,fuoco, ioche mi partivo dalla strada drittaverso motels a coltivare insonniediviso basta adesso questo suonoa non distrarmi mai dal giusto corso,ora che luce mi trapassa fittada parte a parte trapanando il vetrocioè mi perfora dentro dal mio verso,ora che sono il fuoco della lucedi questa luce ardo che in me versocosì che a questa luce ora mi saldo, io che di me mi sfaldo, che mi sfaldo: (1997)  Hotel Jugoslavia (i.e.: Nintendo War)da Hotel California by the Eagles...Spesso cielo d'asfalto, s'arroventa negli occhiVento grasso di fuochi, su dall'aria che danzaE' una lama di luce, scava qui la distanzaLa mia testa è bitume, dal pulsante si sgancia...Vita, scarica, in frantumi. La testata, si sgancia......Giù, a siluro, da Aviano: qui, all'Hotel Jugoslavia. ...Lei che in piedi sulla soglia, resta immota e mi fa cennoChe mi dice, - tu lo sai, che ogni cielo è ogni inferno, -Poi accendendosi candele, che non capisco come La sirena va in fusione, grida E' Umana Missione...Che noi intrude Missione. Impossibile Missione....E' un incendio, la notte. Qui, all'Hotel Jugoslavia....Suoni in fondo al corridoio, ricomponendo un coroda smembrati cortei, metallici salmodianoGiù da una sala giochi, d'inabissato hotelSpingi forte sul joystick, che passerai il livello...Ogni vita esaurita, risettando, rinsangua......Questo è il rogo. Nintendo. Dall'Hotel Jugoslavia.Specchi invertono il soffitto, alcool spuma dai cubettiE mi trovo cablato nei miei stessi congegniSulla Hall Jugoslavia, dalla palude emersaLa simulo e non posso più ammazzare la bestiaSull'Hotel Jugoslavia, negli scrocchi della festaScaricando i miei alibi, per cumular tempestaBenvenuto all'Hotel, al livello finaleSpara quanto ti pare, mai lo potrai lasciare (1999)