Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO E CONTEMPORANEO


LA PERDITA DI SE'Se penso a meclonatafissata in un'altradimensione,guardata con stupore.Sparsa nel mondo in tante copie, senza un condono diriconoscimento.Abbandonata senza un lamento, senza una febbre attiva...quale tormento.Che sia la morte a salvarequello che di merimane.Che sia il ricordo di me a farmi ricordare.LA BARCA... che la barca del sonnosia leggera,per trasportare il pesopiù irreale.SIGNORA IN NEROLa solitudine, è un lungo abito nero(di gran classe)che aderisce.Morbidamente scendeaccarezzandoti le forme...della fronte.Che poi diventa fontedi profondissimi pensieri.FIORI NEL GELOGuarda come s'accasciano,quei fiori rossisotto il gelo.E nell'istante vedoin ogni stelo,le braccia avvinteche piano piano cedono...mollemente stanche, disciolte nel fuocodell'amante.L'ABITO DI COSTANZAPrima che divenissecandido come un giglio,portò nelle profondefibretutte le conseguenzedei colori.Le macchie dei pittori.TUTTI I SAPORITutti i saporidel legnodel gesso del marmodel ferroe ogni limatura...Persino il morso biancodi un cavallo scaltro,che con sorpresa s'accorseche maimi sarei arresa.Io più di luivolando,Morso Galoppoe Ascesa.LA FOTO Attraversando una via,confusa nel folcloredel mercato, uno straniero m'hafotografato.Perchè mi porta via?E poi, per quale scopo?Poi mi consolo...A mia insaputa,vedrò una vertigine diluoghi,una cascata di colori,senza poterli raccontare.CORTOMETRAGGIONel buio rotondodella sera,lancio dalla finestra un sentimento...Un piccolo gattino nero,esce da un angolo tutto illuminato.Sembra contento,infatti non rientra,sfida il vento.Poi guarda in alto,verso di mecoi suoi faretti d'oro.Mentre fa acrobazie giocosecon la coda.Per lui, io sono un'ombrasilenziosa,forse una sorta di miraggio...un pezzo di formaggio.TRAM DI NOTTEQuella carcassa lucidarotante,che scivola di nottesui nastri del destino,è la mia anima viaggiantesalita di nascosto,vicino al finestrino.Lo vedi come muoionole cose?Basta volerle uccidere.La fine di un lustrinosaltimbanco,che illuminava i tempi.Ma intantosiamo vicini al capolinea...Pernotta qui signora?No, Voglio volare giùdal finestrino,voglio aspettare l'Alba,voglio sentire la forzadel mattino.FIORE DI RISOCarissimo...Ti mando nell'ariaun candido fiore di riso.Posalo sui pensierisugli affannisugli inganni.Sulle nuove brillanti radici.TENSIONILa Primavera soffiasui nastri scioltidel vento,il suo irrequieto sapere.Rifiuta il contrabbandodi un Ponentino miope,che ancora misura ledistanze...Guarda sorpresodagli altipiani dellafioritura,dove respira la boccarosadella primavera.PIETRA DEL MAREPietra dell'universo,tu che non muorimai,che rappresenti l'eternitàdella Memoria,sei sempre sola, senzavita.Nell'onda impetuosa checomandovoglio esserti accanto.Voglio lambirti l'anima,farti sentire viva.Suvvia respira!Io sono il Mare,solo con me puoi farlo.EFFETTO TRAUMACosa può registrare,(per risalire dal profondo)la tenera memoriadi un bambino.Cerchio di luce palpitante,che il trauma dell'abuso...spegne e confina,dentro la gola di unimbuto.Per soffocare l'urlo muto.LA LIBRERIA DEL MARETutte le mie parole portate via dal ventocadranno in mezzo al mare.Disperse in mezzo ai flutti,salite e ridiscese pernuotare.Le leggeranno i pesciletterati.Le piccole conchiglieinnamorate.La Società Anonima dei pescicani.Per tramare, per rimanerea galla per mangiare,tentando con i dentidi strappare... quelleparole care.Per leggere e imparare, è tutta trasparenteaperta notte e giorno,la Libreria del Mare.PIAZZA ARMERINARacconta un'antichissimaleggenda siciliana,portata su dal mare...*Donna Armerina piangecome una fontana.Il suo padrone giramondoè andato via.Senza terra l'ha lasciata.*Donna Armerina arrancalungo la strada.Scioglie i capelli neri,(ali di vento)dentro la nottata.*Straccia la veste bianca,toglie la chiave d'orodal suo seno.La getta dentro il pozzoche è segreto,dove la luna dormerispecchiata.*Guarda l'ultimo cielopieno d'ombre, poi si nasconde.E' disperata!Intanto, dentro la casabrunafatta di spine,le sue sorelle maghe,preparano frittelle disventura.Donna Armerinale mangerà più d'una...*Come d'incanto passanoin filamille anni.Assieme alle colombee i gelsi.Quando d'un trattoun grido di potenzaspacca la terra cruda.*Sotto la terra nudaavanza e sudal'avorio delle mura.Che prende forma sotto il sole.Come un castello magicoche s'ingrandiscea dismisura.*Dice la storiaormai tornata a galla...Prima che si facesse rocciache si facesse spumacantico di coralloricamo della natura,Piazza Armerina era una donna.Era la fiamma d'una creatura.