Racconti Italiani

RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMA ITALIANO - MARCELLO MOSCHEN


VIIIForse se moriamo è per questo? Perché l’aria liquida dei giorni scuota di colpo il tempo e gli dia spazioperché l’invisibile, il fuoco delle attese si spalanchi nell’ariae bruci quello che ci sembravail nostro solo raccolto?        IXa Zbigniew HerbertE’ vero, l’allarme si alza dalle stellel’argento non ha luce sul barbaro grido di terrore.L’imperatore ha spento il lumeha chiuso il libro.In basso la terra scuote l’orlo dei vasi e il ferro bruciafreddo sui fili. Lui dorme nel quadrato dei secolialti nel vento come aeree gabbie.Non sente il bronzo del trono sulla nucané il rintocco dei chiodi sulle porte.Dormirà per sempre.Perciò sospendi tu la quieteprova a rovesciare il dorso della manoa raggiungermi nel nome di una lingua sconosciutaperché parlo da un’isolail cui latino ha tristezza di scimmia.Un mare una pianura, nuvole di tempesta contro i fiumiuccelli nel cui becco gli steli annunciano alfabeti.Forse solo così – Zbigniewpuò viaggiare il cesto dei libri sulle acquecosì credo giunga la vocela stretta del viso nell’orrorefino a un’orma fenicia, a un basso scudoprivo – come il tuo – di luce.Da Notti di pace occidentaleIn una stessa terraa Mauro Martini Se ho scritto è per pensieroperché ero in pensiero per la vitaper gli esseri felicistretti nell'ombra della seraper la sera che di colpo crollava sulle nuche.Scrivevo per la pietà del buioper ogni creatura che indietreggiacon la schiena premuta a una ringhieraper l'attesa marina - senza grido - infinita.Scrivi, dico a me stessae scrivo io per avanzare più sola nell'enigmaperché gli occhi mi allarmanoe mio è il silenzio dei passi, mia la luce deserta- da brughiera -sulla terra del viale. Scrivi perché nulla è difeso e la parola boscotrema più fragile del bosco, senza rami né uccelliperché solo il coraggio può scavarein alto la pazienzafino a togliere peso al peso nero del prato.