NON E' UN BLOG

MI SI SONO SLACCIATE LE SCARPE. A NO, SONO LE PALLE.


     Mamma, toglimi questo distintivonon posso più usarlosi sta facendo scuro, troppo scuro per vederemi sembra di bussare alle porte del cielo Busso alle porte del cieloBusso alle porte del cielo Busso alle porte del cieloBusso alle porte del cieloMamma, metti le mie pistole per terranon posso più spararequella lunga nuvola nera sta scendendomi sembra di bussare alle porte del cielo Busso alle porte del cieloBusso alle porte del cielo Busso alle porte del cieloBusso alle porte del cieloC’è gente che con queste cose è passato alla storia. Non vuol dire niente, non si capisce nulla, però tutti almeno una volta abbiamo canticchiato questa canzone alzando il pugno al cielo e sentendoci in qualche modo un po’ più liberi.Forse uno di sinistra come me non dovrebbe dirlo, però questa canzone è una cagata pazzesca. Forse uno di sinistra come me, non dovrebbe vedere Celentano in Tv, perché fa poco radical chic, e soprattutto c’è da sentirsi male ad ascoltare tutte quelle minchiate in una volta sola. Una specie di indigestione da stronzate, soprattutto se pensiamo che qualcuno l’ha preso sul serio . Per molti, un uomo di sinistra è come un prete che deve seguire dei comandamenti. Uno di sinistra deve essere per forza povero, come un monaco francescano. Uno di sinistra può ascoltare solo Guccini e De Gregori, guai se ti beccano con un pezzo da discoteca nell’Mp3. Uno di sinistra deve essere per forza colto, citare film che non si trovano da Block Buster, impegnarsi in qualche forma d’arte. Uno di sinistra non può parlare male di quello di colore che gli ha appena rubato il portafogli. Uno di sinistra deve andare in giro come un pezzente, perché se ti lavi i capelli, già non sei più tanto di sinistra. Uno di sinistra si deve drogare, e possibilmente morire di overdose. Uno di sinistra deve amare il popolo, pure quando il popolo si meriterebbe solo calci nel culo. Uno di sinistra deve essere aperto di mente in maniera totale: anche se tua moglie ti chiede di scoparsi uno di fronte a te, devi accettare complimentandoti con la sua scelta di libertà. L’uomo di sinistra deve possedere un utilitaria. L’uomo di sinistra deve avere quell’aria là, da uomo di sinistra. L’uomo di sinistra, infine, deve votare a sinistra pure se la sinistra non c’è più.E allora questa mattina mi sono svegliato con un dubbio. Se non fossi di sinistra? Se fossi come uno di quei fascisti che non hanno capito il fascismo e pensano che un fascista sia solo uno di sinistra che non ha votato Prodi? Ieri ho visto una celtica disegnata su un muro e sotto uno slogan: “lavorare tutti,  lavorare meno”, non sto scherzando. Bhe, ma allora se è così, anche Celentano è di sinistra. Va bene è un mezzo cattolico rincoglionito che ancora cita Gesù, ma cosa importa. Se la sinistra non c’è più, non in parlamento ma dentro i nostri stomaci, se quando uno dice comunismo alla gente viene in mente la fila per la razione di patate nella Mosca degli anni Ottanta, se qualsiasi cosa è tutto e il contrario di tutto, a che serve definirsi di sinistra.Ma appena ho finito di fare questa riflessione mi sono scoperto a sorridere.Uno di destra non si sarebbe mai fatto queste domande.E ho ripreso fiato.