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IL BIDELLO DELL'AMORE


E sì che pure a me sarebbe piaciuto essere un maestro dell’amore, ma quando mi hanno assunto non c’erano più posti liberi, e così adesso faccio il bidello. Il bidello dell’amore.Quando arrivo io il meglio è già passato. Non mi resta che riordinare le idee confuse delle donne tradite dalla logica delle lezioni, spolverare i ricordi delle delusioni e assicurarmi che escano tutti in file ordinate e senza far troppo chiasso. Se cupido aveva l’arco, io ho la scopa. E allora scopo.Poi storci il naso, e dici che non è così che ti avevano insegnato l’amore, ma quando ti chiedo di raccontarmi cosa è l’amore tu mi reciti i capoluoghi di provincia del Lazio. Colpa dei maestri, dici, colpa dei maestri dell’amore, e io ti credo e ti lascio lamentare in pace, mentre scopo.Faccio solo il mio mestiere in fondo.Però quando suono la campanella annunciando l'inizio dell’ora di ricreazione, mi abbracci e sprechi una quantità esagerata di parole per spiegarmi come ti senti bene insieme a me. Parole che io, da bidello, non so capire. E pure se le capissi, non mi servirebbero a rassettare questa stanza che qualcun’altro ha provveduto a disordinare. Dammi retta, non pretendere che un bidello faccia il maestro. Lascia perdere le parole, per una volta, e aiutami.Prendi questa scopa.E aiutami a scopare bene.