Ciao a tutti, come ben noto agli appassionati di apparecchi valvolari i condensatori elettrolitici presentano una grossa problematica per quanto riguarda i circuiti in cui sono inseriti;infatti con il tempo,mediamente 40 anni, tendono a seccarsi facendo a volte fuoriuscire l'elettrolita oppure dandogli tensione dopo diversi anni di inattivita' vanno inesorabilmente in corto mandando arrosto valvola raddrizzatrice e trasformatore d'alimentazione (peraltro preziosissimo!!!!).Personalmente quando ho una vecchia radio da riparare sostituisco subito senza indugio i vecchi elettrolitici rispettando naturalmente la tensione di lavoro richiesta , la capacita' e naturalmente la polarita' (pena la distruzione immediata del condensatore o addirittura l'esplosione!!!). Se vi e' spazio a sufficienza lascio il vecchio elettrolitico montato sopra lo chassis della radio ma scollegato elettricamente e sotto saldo i condensatori nuovi.Dopo questa breve introduzione suula sostituzione pratica di un elettrolitico vediamo come e' fatto e come funziona un condensatore elettrolitico nel dettaglio:Per disporre di condensatori ad elevata capacità, l'industria settoriale ha prodotto i ben noti condensatori elettrolitici, i quali si distinguono dai modelli fin qui analizzati per essere dei componenti polarizzati. Ma spieghiamoci meglio. I condensatori a mica, ceramici, a carta ed altri ancora, sono dotati di due reofori, ovvero di due fili conduttori o terminali diversamente realizzati, che consentono il collegamento del componente nei circuiti utilizzatori. Sotto l'aspetto pratico, dunque, la loro applicazione non richiede particolari attenzioni, così come si usa fare con le resistenze. Nello schema di figura 1, il filo 1 è stato collegato al morsetto positivo della pila, ma nulla sarebbe cambiato, sotto il profilo elettrico, se i due fili 1 - 2 fossero stati scambiati fra loro. Ecco quindi cosa significa, in realtà, l'espressione "condensatore non polarizzato", con la quale vengono definiti i componenti fin qui esaminati. I condensatori elettrolitici, invece, sono elementi polarizzati, ossia dotati di un terminale positivo e di uno negativo, che debbono essere tenuti nella massima considerazione quando il componente viene montato in un circuito utilizzatore.
CONDENSATORI ELETTROLITICI
Ciao a tutti, come ben noto agli appassionati di apparecchi valvolari i condensatori elettrolitici presentano una grossa problematica per quanto riguarda i circuiti in cui sono inseriti;infatti con il tempo,mediamente 40 anni, tendono a seccarsi facendo a volte fuoriuscire l'elettrolita oppure dandogli tensione dopo diversi anni di inattivita' vanno inesorabilmente in corto mandando arrosto valvola raddrizzatrice e trasformatore d'alimentazione (peraltro preziosissimo!!!!).Personalmente quando ho una vecchia radio da riparare sostituisco subito senza indugio i vecchi elettrolitici rispettando naturalmente la tensione di lavoro richiesta , la capacita' e naturalmente la polarita' (pena la distruzione immediata del condensatore o addirittura l'esplosione!!!). Se vi e' spazio a sufficienza lascio il vecchio elettrolitico montato sopra lo chassis della radio ma scollegato elettricamente e sotto saldo i condensatori nuovi.Dopo questa breve introduzione suula sostituzione pratica di un elettrolitico vediamo come e' fatto e come funziona un condensatore elettrolitico nel dettaglio:Per disporre di condensatori ad elevata capacità, l'industria settoriale ha prodotto i ben noti condensatori elettrolitici, i quali si distinguono dai modelli fin qui analizzati per essere dei componenti polarizzati. Ma spieghiamoci meglio. I condensatori a mica, ceramici, a carta ed altri ancora, sono dotati di due reofori, ovvero di due fili conduttori o terminali diversamente realizzati, che consentono il collegamento del componente nei circuiti utilizzatori. Sotto l'aspetto pratico, dunque, la loro applicazione non richiede particolari attenzioni, così come si usa fare con le resistenze. Nello schema di figura 1, il filo 1 è stato collegato al morsetto positivo della pila, ma nulla sarebbe cambiato, sotto il profilo elettrico, se i due fili 1 - 2 fossero stati scambiati fra loro. Ecco quindi cosa significa, in realtà, l'espressione "condensatore non polarizzato", con la quale vengono definiti i componenti fin qui esaminati. I condensatori elettrolitici, invece, sono elementi polarizzati, ossia dotati di un terminale positivo e di uno negativo, che debbono essere tenuti nella massima considerazione quando il componente viene montato in un circuito utilizzatore.