le porte della vita

La prima impressione


Un giorno una mia collega mi ha fatto inaspettatamente una piacevole confidenza, che poi ha ribadito anche di fronte ad altri. Non appena mi aveva conosciuta mi aveva giudicata a vista una stronza; le prime battute scambiate non le hanno fatto cambiare idea. Col tempo ha trovato che, a quanto pare, sono una persona piacevole e sensibile.In effetti mi rendo conto, anche mentre aspetto il pullman, che non ho certo una faccia simpatica. Devo essere proprio arcigna e non incoraggio certo le persone ad avvicinarmi. Come si fa però ad essere felice di uscire di casa alla mattina alle 7, andare alla fermata del bus, salire e cercare di sedersi per poter almeno schiacciare un pisolino, scendere al capolinea, correre alla metro, cambiare linea della metro in centro, arrivare alla stazione utile, scendere ed arrancare fino a destinazione, ovvero al lavoro, dove per otto ore si cerca di barcamenarsi; e via alle 18 il percorso inverso per mettere piede in casa non prima delle 20. Secondo voi che faccia potrei avere?L’assurdo è che ci sono milioni di persone che fanno la medesima vita e milioni di persone con la stessa faccia.