le porte della vita

Incipit bis al pendolarismo: l’IVA.


L’azienda in cui lavoro è dislocata sull’intero territorio nazionale per la presenza di varie sedi operative. Esiste quindi un pratico sistema espresso di scambio delle comunicazioni cartacee e del materiale di consumo.Un gentilissimo collega ed amico di Firenze ha deciso il 16 di febbraio di inoltrare alla mia amica-collega ed a me dei Baci Perugina in tubo. Un graditissimo classico.Dato che la nostra posta, alla faccia dei decreti legge costituzionali, viene aperta e letta dalla nostra capa, anche il pacchetto con i cioccolatini è stato da lei aperto oggi e passato sotto la sua supervisione.Ci fa trovare la confezione con l’allegato rapporto di spedizione sulla scrivania. Ringrazio la capa che risponde con un acido “Niente, tanto sono per voi”.Vi anticipo un paio di cose:in numerologia (se avete regalato delle rose ad una donna dovreste saperlo) non si regalano mai ad una donna piccoli oggetti se non in numeri di 3 o 5 o loro multipli;il packaging costa e non viene studiato e prodotto così, tanto perché ci deve essere.Prendo il tubo ed i cioccolatini rotolano al suo interno. Strano, mi dico: la Perugina dovrebbe fare delle confezioni ad hoc, in modo che i cioccolatini non si rovinino. Apro il tubo e guardo all’interno: c’era vuoto giusto lo spazio per un cioccolatino. Faccio rotolare fuori tutti gli altri e li conto: 4.Che dite:la Perugina ha deciso che è meglio che i suoi cioccolatini stiano comodi?esiste una tassa di passaggio che applicano i capi tipo quella famosa “chi siete, dove andate, da dove venite, un fiorino”?sul passaggio a mano della posta si applica l’IVA?