La stanza di Blu

Di tutti. Di nessuno.


Sentirsi di tutti č non essere di nessuno?Sono stata via una settimana e ho avuto il coraggio, nella mia situazione, di inventarmi una storiella da mare. Che ovviamente non č rimasta 'storiella' come tutte le sorielle che capitano a me. Scusate le infinite ripetizioni, ma sono le 8 del mattino e il dizionario dei sinonimi personale apre solo alle 9.Ma comunque.Il mare, dicevo. Ecco, proprio il mare: se c'č il mare tutto mi sembra un altro mondo, un'altra vita, un'altra cosa. E cosė lascio nella camera dell'albergo i freni inibitori. E i pantaloni lunghi, pure.Capita cosė che passeggio sola in questo posto (ci ho conosciuto talmente tanta gente che non lo nomino colta da un'assurda, insana, paura che qualcuno di quelli possa leggerlo. Ma dai..) e mi imbuco in un bar a caso. Vi pare che la vostra Blu possa non farsi qualche tresca col barista? Vi pare possibile? Ma no, č lapalissiano: dove c'č Blu ci son tresche e fresche frasche. Il fatto č che era dolce, molto carino e aveva una Vespa. Ah, l'insano fascino dell'anarchia...E se a questo aggiungete una vecchissima fiamma che torna a proporsi, il motel ieri col mio agazzo, una mail che non riesco a scrivere a colui che amavo veramente e che forse un po' mi manca-ma-nemmeno-mi-capisco-chissā, uno che mi 'ama' e che mi odia perchč non faccio altrettanto, il motel oggi con B, e un amico del mio mestruatissimo ragazzo che ci prova avrete un cocktail micidiale: come mettere Baileys nella Cachaka e shakerare.  Non č bello.Ma č la mia vita. Altro giro, altra corsa.