La stanza di Blu
Condivisione di pensieri (io,il mio letto e voi)Ora. Immaginate di essere una moglie sposata da 20 anni. Immaginate di non darla più a vostro marito per un qualche motivo che non saprei spiegare. Immaginate che vi siate sposati perchè c'era di mezzo una pancia che diventava sempre più grande, delle ecografie e dei genitori intransigenti. Ecco.
Ora, leggete il mio messaggio numero sei, trovato "per caso" nel portadocumenti di vostro marito. Mica male, eh.
Merda.
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Fortuna che dovevo spuntare. Se non avessi dovuto, probabilmente, ora avrei una tresca anche con voi. Con voi tutti.
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Sentirsi di tutti è non essere di nessuno?
Sono stata via una settimana e ho avuto il coraggio, nella mia situazione, di inventarmi una storiella da mare. Che ovviamente non è rimasta 'storiella' come tutte le sorielle che capitano a me. Scusate le infinite ripetizioni, ma sono le 8 del mattino e il dizionario dei sinonimi personale apre solo alle 9.
Ma comunque.
Il mare, dicevo. Ecco, proprio il mare: se c'è il mare tutto mi sembra un altro mondo, un'altra vita, un'altra cosa. E così lascio nella camera dell'albergo i freni inibitori. E i pantaloni lunghi, pure.
Capita così che passeggio sola in questo posto (ci ho conosciuto talmente tanta gente che non lo nomino colta da un'assurda, insana, paura che qualcuno di quelli possa leggerlo. Ma dai..) e mi imbuco in un bar a caso. Vi pare che la vostra Blu possa non farsi qualche tresca col barista? Vi pare possibile? Ma no, è lapalissiano: dove c'è Blu ci son tresche e fresche frasche. Il fatto è che era dolce, molto carino e aveva una Vespa. Ah, l'insano fascino dell'anarchia...
E se a questo aggiungete una vecchissima fiamma che torna a proporsi, il motel ieri col mio agazzo, una mail che non riesco a scrivere a colui che amavo veramente e che forse un po' mi manca-ma-nemmeno-mi-capisco-chissà, uno che mi 'ama' e che mi odia perchè non faccio altrettanto, il motel oggi con B, e un amico del mio mestruatissimo ragazzo che ci prova avrete un cocktail micidiale: come mettere Baileys nella Cachaka e shakerare. Non è bello.
Ma è la mia vita.
Altro giro, altra corsa.
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Tutti mi dicono di no. Ch non può essere. Io non so ancora se credere. Se crederti. Una situazione nella quale non pensavo potessi mai trovarmi, e invece guardami: a gambe incrociate nella notte a cercare di incollare tutto ciò che ho rotto nella mia vita. Ma non ci metto impegno, non c'è decisione, nessuna traccia di fermezza. Ora sto bene così. E non dovrei. C'è gente che mi aspetta, che aspetta un mio cenno, una mia parola. Una risposta. E dovrò essere convincente come sempre, ma anche di più.
Nel frattempo ti penso. Sto qui e ti penso. Su un palco ti penso. Davanti al tè verde, persa nella mia camicia da notte.
Ti penso.
Sei una costellazione lontana. Sei il golfo.
Sei lo straniero.
Blu.
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Non voglio sposarmi, voglio trovarmi come persona, non voglio che un uomo stia con me solo perchè altrimenti mi dovrebbe passare gli alimenti. Non voglio vincolare l'amore, ammesso che esista. Voglio un paio d'ali e un cielo tutto mio.
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Inviato da: kickingforkicks
il 17/08/2007 alle 14:45
Inviato da: kickingforkicks
il 04/07/2007 alle 10:23
Inviato da: sanja77
il 02/06/2007 alle 13:38
Inviato da: PaccottigliaBlu
il 10/05/2007 alle 12:12
Inviato da: kickingforkicks
il 09/05/2007 alle 21:06