radio.out
radio.out e' soltanto un "assonante omaggio" alla radio voluta da Peppino Impastato ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Quella radio con la A maiuscola ed alla quale non potrebbe mai somigliare questa che di simile ha appunto soltanto il nome. Non me ne vogliano i familiari e gli amici di Peppino, tutto questo e' stato fatto con il cuore. Per ascoltare la radio fare click su "Ascolta la radio".
Post n°297 pubblicato il 07 Settembre 2005 da radio.out
Questi sono i soci della Bankitalia:
Per il 94,35 % la Bankitalia è controllata da istituti di credito o assicurazioni. Il restante 5,65 % è ignoto. Banche che controllano banche che controllano un'intera economia che controlla il paese. Chi controlla chi? Correte a riprendevi il denaro dalle vostre banche e portatevelo a casa, prima che i vostri soldi diventino del tutto virtuali. prudentia reprise Signore e Signori, Non S'ignori Il Signoraggio! Il Soldo al Saldo per i Padroni Il Soldo Caldo per noi Coglioni! Il tuo Conto poco Conta, riprendi il Soldo dalla banca, l'Argentina te la Canta, metti i piccioli sotto panca. Buono Shopping a tutti. VotaDissenso |
Post n°296 pubblicato il 07 Settembre 2005 da radio.out
Tempo Scaduto Questo sabato sera partirà da Agliana e arriverà a Quarrata (Pistoia) la 12a Marcia per la Giustizia sul tema: Non abbiamo alternative, Il tempo e' scaduto! Parteciperanno alla marcia: Beppe GRILLO, comico Giancarlo CASELLI, magistrato don Luigi CIOTTI, Gruppo Abele - Libera Gherardo COLOMBO, magistrato Arturo PAOLI, missionario in Brasile Gianni MINÀ, giornalista padre Alex ZANOTELLI, comboniano Renu SHARMA UPRETI, sociologa nepalese Ecco un link all'evento: http://www.rrrquarrata.i t/nuovo/html/ Qui il manifesto della marcia: http://www.rrrquarrata.i t/documenti/marcia05_tempo_scaduto.pdf Per dirla alla Marcos "Camminare Domandando" Fate di tutto per esserci iZ |
Post n°295 pubblicato il 06 Settembre 2005 da radio.out
notizia ans(i)a NEW YORK - Un milione e settecentomila bambini americani vivono in case dove ci sono armi non custodite. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista 'Pediatrics'. Più che bambini a rischio, direi che siamo a rischio bambini. BabyDissenso |
Post n°294 pubblicato il 06 Settembre 2005 da radio.out
contro la disumanizzazione possiamo solamente unirci. fare una raccolta di idee, di sensazioni, di esperienze. suggerircele a vicenda. comunicare. abbattere le barriere dell’isolamento. se no, si esce pazzi. almeno, io, esco pazza. la prima cosa che vorrei dire, sicura che tantissimi qui la penseranno come me, è che il rincoglionimento principale lo dà la televisione. meglio non averla. ma non avere la televisione non basta. penso che ci si debba mettere in gioco, ognuno con i mezzi che gli sono più congeniali. creare e dare, smuovere emozioni, sì, dentro di sé e negli altri, quanto più possibile, anche a rischio di ferirsi. cercare conferme d’umanità. tenere duro e farlo tutta la vita. siamo capitati in pieno declino. ma possiamo non infettarci del germe dell’involuzione e riuscire a creare oasi di bellezza. non per farne nuove élites, ma delle zattere . grazie radio out roberta
p.s il coraggio è la virtù nascosta dei timidi
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Post n°293 pubblicato il 06 Settembre 2005 da radio.out
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Post n°292 pubblicato il 06 Settembre 2005 da radio.out
Le vicende di New Orleans creano imbarazzo ad un paese e mostrano al mondo, ancora una volta, l'inadeguadezza dell'attuale guida politica degli Stati Uniti. Vivere sotto la soglia di povertà nella principale città dello stato della Lousiana significa letteralmente vivere sotto il livello del mare; sotto la soglia minima d'attenzione dei politici, più sensibili a garantire aliquote d'imposta favorevoli per la grande industria e larga disponibilità alla spesa militare, piuttosto che combattere l'estremo degrado di certe periferie. Più facile, e soprattutto più redditizio sotto il profilo elettorale destinare risorse alla "guerra del terrore", invece di rinforzare un argine dalla cui solidità dipende la vita di centinaia di migliaia di persone (le autorità territoriali avevano più volte sottolineato il problema nel corso degli ultimi cinque anni). La risposta all'arrivo dell'uragano da parte di Washington è stata un "si salvi chi può", che nulla a che vedere con l'idea di democrazia, eguaglianza, solidarietà; appare evidente "la fragilità profonda del paese-guida dell'Occidente e dei valori che vuole esportare e dei quali si ritiene depositario ma che risultano vistosamente traditi e assenti in casa propria". A me viene in mente quel ciabattino che vuole risuolare le scarpe degli altri, mentre cammina con le sue bucate. Harlock |
Post n°291 pubblicato il 05 Settembre 2005 da radio.out
Mastella si candida alla primarie per dare voce ai centristi dell'Unione e per fermare l'avanzata troppo comunista di quell'eversivo di Prodi. Anche Silvietto si ricandida, con sommo sacrificio, per fermare l'eventuale avanzata di quell'eversivo di Prodi. Intanto Casini, dopo il ripensamento riguardo Silvietto, pensa di correre da solo, perchè ritiene quest'ultimo oramai incapace di riuscire a fermare quel terrorista di Prodi. Rutelli, dal canto suo, gongolante innanzi alla corte perpetuata dai Centristi di destra, sta provando in tutti i modi di togliersi dalle balle quella testa calda (e rettangolare) di Prodi. Cazzo, chi poteva mai immaginare che dietro una Mortadella si potesse nascondere un'anima rivolizionaria? Ce lo vedete voi Romanuccio con il pugno alzato, cantare l'Internazionale magari durante una manifestazione contro la guerra in Iraq? Sicché sappiate, voi che avete deciso di votarlo, che potreste eleggere un comunista facinoroso e antiamericano, di quelli che c'hanno tutti quegli spinelli attaccati sulle braccia. Mi raccomando solo una cosa però, se proprio volete votarlo, non fatelo sapere a Bush, che se scopre quel Che Guevara che non è altro di Prodi, sono cazzi amari per tutti. VotaDissenso |
Post n°290 pubblicato il 04 Settembre 2005 da radio.out
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Post n°289 pubblicato il 04 Settembre 2005 da radio.out
Patrie galere Di seguito la lista dei parlamentari condannati in via definitiva. Massimo Maria Berruti (deputato FI): 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza. Alfredo Biondi (deputato FI): 2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova. Vito Bonsignore (eurodeputato Udc): 2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti. Umberto Bossi (eurodeputato e segretario Lega Nord): 8 mesi definitivi per tangente Enimont. Giampiero Cantoni (senatore FI): Come ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per corruzione, bancarotta fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene per circa 2 anni e risarcito 800 milioni. Enzo Carra (deputato Margherita): 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al pm su tangente Enimont. Paolo Cirino Pomicino (eurodeputato Udeur): 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per corruzione per fondi neri Eni. Marcello Dell’Utri (senatore FI e membro del Consiglio d’Europa): condannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (false fatture Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatture Publitalia. Antonio Del Pennino (senatore FI): 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno 8 mesi e 20 giorni patteggiati per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese. Gianni De Michelis (deputato e segretario Nuovo Psi): 1 anno e 6 mesi patteggiati a Milano per corruzione per le tangenti autostradali del Veneto; 6 mesi patteggiati per finanziamento illecito Enimont. Walter De Rigo (senatore FI): 1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del ministero del Lavoro e della Cee per 474 milioni di lire in cambio di falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda. Gianstefano Frigerio (deputato FI): condannato a Milano a oltre 6 anni di reclusione definitivi per le tangenti delle discariche (3 anni e 9 mesi, corruzione) e per altri due scandali di Tangentopoli (2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito). Giorgio Galvagno (deputato FI): ex sindaco socialista di Asti, nel ’96 ha patteggiato 6 mesi e 26 giorni di carcere per inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica (per l’inquinamento delle falde acquifere) e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona (smaltimento fuorilegge di rifiuti tossici e nocivi in cambio di tangenti). Lino Jannuzzi (senatore FI): condannato definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere. Giorgio La Malfa (deputato Pri, ministro Politiche comunitarie): condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont. Roberto Maroni (deputato Lega Nord e ministro Lavoro): condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano. Augusto Rollandin (senatore Union Valdôtaine-Ds): ex presidente della giunta regionale Valle d’Aosta è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione nel ’94 a 16 mesi di reclusione, 2 milioni di multa e risarcimento dei danni alla Regione per abuso d’ufficio: favorí una ditta “amica” nell’appalto per la costruzione del compattatore di rifiuti di Brissogne. Dichiarato decaduto dalla Corte d’appello di Torino, in quanto “ineleggibile”, nel 2001 si candida al senato con l’Union Valdotaine, i Ds e i Democratici. Vittorio Sgarbi (deputato FI): 6 mesi definitivi per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, cioè del ministero dei Beni culturali. Calogero Sodano (senatore Udc): già sindaco di Agrigento, condannato definitivamente a 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali. Egidio Sterpa (deputato FI): condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont. Antonio Tomassini (senatore FI): Medico chirurgo, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso: durante un parto, una bambina sua paziente nacque cerebrolesa. Forza Italia l’ha subito nominato responsabile per la Sanità del partito e presidente commissione Sanità del Senato. Vincenzo Visco (deputato Ds): Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda. Piú l’“ordine di riduzione in pristino dei luoghi”. Cioè la demolizione delle opere abusive. Alfredo Vito (deputato FI): 2 anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. iZ |
Post n°288 pubblicato il 04 Settembre 2005 da radio.out
Intervento di Berlusconi al Workshop Ambrosetti CERNOBBIO, 4 SET - "Non sono un semplice politico ma un tycoon. Ho 15 anni piu' degli altri e mi chiedono consigli" (per gli acquisti?), ha detto Berlusconi a Cernobbio. In tema di elezioni il premier ha precisato: "Se gli italiani mi daranno la fiducia mi sacrifichero' per altri cinque anni (L'Agnello di Dio). Altrimenti andro' su una barca a Tahiti (a Tahiti ti amano, corri!). Il nostro e' un governo liberale (nel senso che siete tutti a piede libero?) - ha aggiunto - Non abbiamo mai usato i magistrati contro gli avversari politici (quali avversari?). Noi non abbiamo mai mandato la GdF da nessuno (...infatti...). Da me e' venuta 476 volte!" (ed è andata a finire 476 volte bene). TifiamoDissenso |
Post n°287 pubblicato il 03 Settembre 2005 da radio.out
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Post n°286 pubblicato il 03 Settembre 2005 da radio.out
Fazio Come Mi Pare 2 (vedi 3 agosto in questo blog) Tonino! Che ti avevo detto? L'ottimi$mo… il profumo… Dopo 12 anni ci si affeziona, Che fai resti altri 7? Dai su, Fallooo per Noi! Non è che ci muori prima? Non farci scherzi… Sii ottimi$ta. AntonDissenso2 |
Post n°285 pubblicato il 03 Settembre 2005 da radio.out
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Post n°284 pubblicato il 02 Settembre 2005 da radio.out
Una poltrona per Sgarbi Dopo un tira e molla durato qualche giorno si e' arrivati al dunque. Vittorio Sgarbi non sara' candidato alle prossime primarie dell'Unione. Motivo ufficiale: Sgarbi è stato sottosegretario ai Beni culturali nel governo Berlusconi. Sarebbe bastato anche meno, attenersi a quel Codice Etico che da tempo invocano Biagi, Sylos Labini, Travaglio, Tabucchi, Sartori, Veltri, Di Pietro e tanti altri che vieterebbe la candidatura almeno ai condannati in via definitiva. Ma questa e' un'altra storia, di un'altra Italia. Ma torniamo a Sgarbi che, a parte le calunnie e le diffamazioni che da dodici anni diffonde a piene mani contro i migliori magistrati d'Italia ed in difesa dei peggiori corrotti e mafiosi, ha una condanna definitiva a 6 mesi di reclusione per truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, cioe' del ministero dei Beni Culturali di cui era viceministro. Illustrando i nobili motivi che l'hanno portato a voltare gabbana dichiara: <Non è che mi offro al centrosinistra per salvarmi il culo, comportamento fra l'altro legittimo. Ma offro, stando a calcoli prudenti, lo 0.5% dei voti> Questo si che e' altruismo. non e' che andava in cerca di un seggio sicuro per guadagnarsi quella preziosa immunita' parlamentare, visto che la sua condanna non e' piu' coperta dalla sospensione condizionale della pena. No, non e' per questo. Lui, porta voti (detto da lui sembra essere piu' nobile come motivo). E gia', infatti, sembra che Sgarbi abbia una famiglia numerosa. Ecco un turbinio di bestialita' (con tutto il rispetto per le bestie) da lui diffuse: Io di figli ne ho tre ufficiali e uno dubbio: c'è anche un bambino che mi ha visto e mi è venuto incontro chiamandomi papà, ma non so bene come stanno le cose (11-5-2003) Se una ragazza rimane incinta mica può disfarsi di un figlio di Sgarbi: è un patrimonio (8-9-2003) poi a proposito di destra e di sinistra: Bossi deve tornare con il Polo per fare a pezzi i cattocomunisti che sgovernano il paese (28-1-1999) Una sinistra disperata e criminale dalla sensibilità fascista (1-2-2001) Noi restiamo alleati organicamente del Polo, perchè non siamo come certi alleati che vanno e vengono (10-2-2001) Non posso permettermi di fare il giochetto e passare all'Ulivo. Prodi è bollito (26-10-2003) Berlusconi dovrebbe puntare su gente come la Fallaci, Feltri, La Malfa e me (6-3-2005) Infine quest'anno lancio' l'idea con Ferrara e Fallaci del Partito dell'Orgoglio Occidentale Il fatto e' che, nella fretta del trasloco, s'e' scordato qualche passaggio intermedio. Come quelli che partono per le ferie e lasciano accesi il gas e la luce. Gli e' proprio mancato il tempo per aggiornare il suo sito internet, che continua a riportare in copertina la sua campagna elettorale per le elezioni europee del 2004, ovviamente con la Casa delle Liberta'. Inoltre ha seguitato inavvertitamente a collaborare con il Giornale di Berlusconi, dove tiene una rubrica settimanale. Pare si sia pure scordato di rassegnare le dimissioni da assessore «esterno» ai Grandi eventi del comune di San Severino Marche, in una giunta ovviamente di centrodestra. Esterno nel senso di platonico, visto che alle riunioni di giunta di San Severino non lo vedono più da anni. Ma insomma, un assessore del Polo candidato dell'Ulivo è uno spettacolo che ancora mancava. iZ |
Post n°282 pubblicato il 02 Settembre 2005 da radio.out
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Post n°280 pubblicato il 01 Settembre 2005 da radio.out
viva l'Italia. i grassetti blu sono miei. L'INTERVISTA Il primogenito di Bossi: ci sono anch'io «Ero nella casa di Cattaneo con Renzo, ma non sono stato fotografato. Deluso? «Ero anch’io lì, con mio padre, nella casa di Cattaneo, quando hanno fatto quella fotografia. È che c’era una finestra sola...». Per questo, dice, è stato immortalato col papà solo suo fratello Renzo. Scalogna. Così Riccardo Bossi, il figlio avuto dal Senatur nel matrimonio precedente, prima ancora che il padre correggesse il tiro col Giorno, ha afferrato il telefono e chiamato il Corriere: «Vorrei precisare il mio pensiero». Eccolo qua. Alto, grosso, mascella quadrata, sopracciglie folte, vestito blu, cravatta bianca e azzurra, occhiali neri. Un misto tra il Senatùr e il mitico Dan Akroyd dei «Blues Brothers». Diplomato in ragioneria, ha 27 anni, è tornato a iscriversi a Scienze politiche dopo qualche anno di latitanza e muore dalla voglia di far politica: «Sa», spiega Maruska, la vistosa fidanzata bionda, «è stato scritto che non è stato preso in considerazione per la successione... «Ma per carità. Io ho un ottimo rapporto con la Manuela, si sta facendo un bel mazzo. E anche coi miei fratellini... Buonissimo». E allora? «Ognuno dice quello che pensa. Certo, non è che un giornalista possa inventarsi tutto. Anche se mio papà ha precisato poi che non c’era nessuna investitura. Mi ha dato fastidio il commento. Pareva che mi avesse tagliato fuori. Non è così. Non capisco perché voi giornalisti... ». Guardi che è suo padre ad avere aspettato un po’ prima di precisare. «Sì, però...». E pareva così pacifica, la cosa, che Calderoli e Castelli si erano precipitati a dire: bene, bravo, ottima scelta... «Non commento. È stato un gesto d’affetto. Questo è un paese democratico e...». Ma non monarchico: ammetterà che un leader che designa suo figlio... «Gliel’ho detto come è andata. Tutta colpa di una foto. Nella Lega c’è posto per me, per Renzo, per tutti quelli che vogliono impegnarsi. Io sono un ragazzo che parte sempre dal gradino più basso in assoluto ». Oddio: l’hanno piazzata a fare l’assistente di Speroni a Bruxelles... «Ma io, prima, mi sono fatto un mazzo così, sa? Non ho nessun problema ad andare ad attaccare i manifesti, io. Ci mancherebbe... Lo faccio più che volentieri. Nessuno deve essere paraculato». Scusi? «Preferisco partire dal basso». A Bruxelles. «Mi è seccato che mi abbiate messo sul Corriere per l’assunzione come assistente. Con tutte le clientele che ci sono in giro...». Se l’avesse fatto Mastella, di far assumere suo figlio in Europa, la Padania l’avrebbe sparato in prima pagina e lei lo sa. «Può darsi. Non so... Comunque ogni deputato ha diritto di scegliersi chi vuole. È una scelta privata». Con soldi pubblici. «Io sono tassato su quei soldi lì, eh! Non ho il cadreghino, io». E cos’è? «Non è un cadreghino. Se lei vedesse il mio contratto...». E che fa, a Bruxelles? «Il mio lavoro è andare in Aula, ascoltare, segnarmi quello che dicono... Ovviamente agli affari esteri. Si può parlare del Kosovo piuttosto che della Turchia. Si preparano gli emendamenti, si organizzano delle cose... Un discorso importante sono i dazi. Anche perché qui, ragazzi, le aziende fanno fatica. Fatiiiica... D’altronde... La Cina... Si parla della nazione più popolosa al mondo... Eh, insomma... Qualche grosso problema lo sta creando...». Ma lei cosa vuol fare da grande? «Intanto riprendo gli studi. Poi sicuramente la politica è un mondo che mi attrae... Sempre con rispetto di mio padre. Grande rispetto di mio padre. Prima c’è lui, perché è mio padre, poi viene la Lega e la gente della Lega... Ho una buona dialettica, non ho paura di parlare di niente qualunque persona anche importante abbia davanti o qualunque domanda mi faccia. Voglio dare una mano a mio padre e alla Lega. Ma prima devo studiare. E pensare. Ecco, questa è una materia che metterei a scuola: pensare. Sinceramente: manca». I figli in politica, di solito, vanno così così. «Chi l’ha detto? Se hai passione e hai davanti uno che ti insegna può diventare una bella passione. Una bella passione». L’ultimo esame all’università? «Oh! Qualche anno fa. Sto riprendendo adesso». Il suo personaggio politico preferito, a parte suo padre? «No comment». Scherza? «La Lega! Tutta! Il ministro Calderoli sta lavorando bene. Anche Maroni. Certo, Roma... Ci sono stato, all’interno delle istituzioni. Mio padre mi portava quando ero piccolo. Bel mondo, sa? Però...». Il suo mito? «Napoleone.A casa ho anche i busti. Insomma, qualcuna ne ha combinata. Grande condottiero. Grande. Sono andato anche a vedere il campo di battaglia dove perse». Dove? «A... Dai che non mi viene... OSignùr, come si chiama? ». Waterloo? «Ecco. Waterloo. Grande, Napoleone. Morto in esilio col suo uomo fedele al fianco che ha bloccato l’ora dell’orologio. Diciassette e 48 minuti. Mi pare». Deluso dall’intervista di suo padre? Oltre a Napoleone? «Marco Aurelio», suggerisce Maruska. Lui: «No, no. L’impero romano non lo considero. Non sopporto ’sta Roma de noantri... L’impero romano, per carità! Non lo considero. Gusti personali. Carlo Cattaneo, ecco». Altri? «Umberto Bossi». Napoleone, Cattaneo e Bossi... «Oh, qualcosa ha fatto. Quando facevo le medie, sui libri, c’era già Umberto Bossi!». Insomma, lei oggi vuol dire: sono qua. «Certo. Visto che non è mai stato affiancato il mio nome a quello di mio padre è giusto che si capisca una cosa: io sono veramente vicino a lui. È un grande esempio per me. Un grande professore. Io amo la Lega. Amo la Padania». Oltre a queste, che passioni ha? «Sono un tifoso del Milan. Grandissimo tifoso del Milan». Che libri ha sul comodino? «Vento del nord. Lo leggo sempre». Perché, quante volte l’ha letto? «Tre, quattro... Non so. È un libro che mi piace rileggere spesso». Insomma, è la sua Bibbia? «Ecco, sì, la mia Bibbia. Mi fa capire... È come se mio padre mi parlasse. Ma le dicevo: il Milan... ». Scusi: oltre a Vento del nord quali libri... «Uff! Ne ho letti tanti... Ken Follett... E molti quotidiani. Molti. La Padania per primo. Ecco, sport ne ho fatto parecchio... Calcio. Portiere. Sempre stato portiere». Pugilato? «Boxe thailandese». Quindi all’occorrenza potrebbe menare... «Per carità! Fortunatamente Gesù Cristo ci ha dato il cervello. Ritengo l’intelligenza umana la miglior macchina concepita al mondo». Religioso? «Sì». A messa la domenica? «No». Ogni quanto? «Non me lo ricordo». Musica? «Musica... Sì, mi piace. Anche la classica....». Per esempio? «Ho comprato recentemente un cd...». Come si chiama? «I pagliacci. E’ stato fatto da... Come si chiama? E poi Maria Callas. La divina. Ricorda un po’ la Maruska. Il naso, forse... E gli U2. Ecco, i quotidiani. Li leggo tantissimo. La pagina politica me la impongo per prima». Cinema? «L’ultimo è stato La Passione di Cristo. Un film che sono rimasto lì». Ah... «Ma preferisco Sky. Nella mia collezione di film ho Il padrino, Braveheart, che guardo spesso... Ne ho parecchi... Ultimamente ho preso quelli di Kubrick». Belli? «Mai guardati. Un paaaazzo!». E perché li ha presi? «Erano allegati a un giornale. Sai, ti fai la collezione... Ho visto Gli angeli di Borsellino. Il muro di gomma mi ha lasciato pensare molto». Fra dieci anni come si vede: ministro? «No. Troppo giovane». Qualcuno l’ha fatto, a 36 anni. «Se lavoro e mi impegno...». Grazie. «Che titolo mi fate?». Potrebbe essere: «Ci sono anch’io». «Bello. Me pias. Ci sono anch’io». Gian Antonio Stella dal Corsera (giornale comunista) 16 marzo 2005 |
Post n°278 pubblicato il 31 Agosto 2005 da radio.out
Caro Diaco Gia il nome, Pierluigi, dovrebbe far sospettare qualcosa ma , per non fermarci alle apparenze, guarderemo un pò più in là. Il 28 agosto va su La7 in una trasmissione dove si parla di Erika ed Omar e lì Diaco non delude la produzione del programma. Lui, l'icona del giovane giornalista/presentatore impegnato, dell'invitato di professione inizia a sparare lo sparabile su tutto, su tutti e di più. E questo senza che nessuno in studio si opponga a tanta certezza. Vediamo adesso cosa dichiara al Messagero del 25 agosto a proposito di una nuova trasmissione radiofonica che partira il prossimo 3 settembre condotta dallo stesso Diaco e, udite udite, da Piero Fassino. A proposito di Fassino dice: «riesce a parlare semplicemente anche degli argomenti più complessi. E' un grande comunicatore che finora si è esposto poco per questione di pudore. E' capace di ascoltare» dice «fatto raro nel panorama dei politici italiani, ed è perfetto per rispondere alle persone che non masticano il politichese, ma vorrebbero saperne di più sulla politica» e poi «La mia scelta è ricaduta su Fassino», spiega Diaco, «anche perché è una persona per bene e quindi un politico onesto e inoltre non ama precipitarsi in televisione, ma ha una passione per la radio che significa dialogo e non polemica» In un paese come l'Italia, dove il confine tra faccia e culo e scomparso, simili dichiarazioni non stupiscono più di tanto. Diaco, ha cominciato la carriera su internet, come biografo (a pagamento) di Pintacuda, finita la Rete si è accostato a Curzi e poi, venuta al governo la destra, a Ferrara. Diventato uno dei più impudici lodatori di Berlusconi, ha avuto una carriera rapida e senza problemi; quest'anno ha condotto un programma su radio2 e, fino a ieri, SkY Tg24. Pochi mesi fa gli è stata offerta la direzione di Rete4 in tandem con Fede. Adesso che la destra vacilla, si è riscoperto di sinistra. Ora, io non ce l'ho con le prostitute, maaa ................ Fassino ?!?! Sù !! Dì qualcosa di sinistra..... iZ |
Post n°277 pubblicato il 31 Agosto 2005 da radio.out
Uffà! Uffà! Uffà! Uffà! ma che scocciatura! Questa canzone è stata scritta 25 anni fa da Edoardo Bennato; è la storia che si ripete o non è mai cambiato nulla?..... Oppure Dio ci ha lasciato in standby e si è andato a fare un quartino... SempreVivaIlDissenso |
Post n°275 pubblicato il 30 Agosto 2005 da radio.out
Toto', Giampiero e la bankitalia (ANSiA)Fazio di nuovo nella bufera a causa di un'intercettazione postale. La lettera scritta di suo pugno insieme all'amico Giampiero Fiorani era destinata al PNDD (Portatore Nano Di Democrazia) Signoria (intestazione autonoma) veniamo noi con questa mia addirvi (una parola) addirvi che scusate se sono poche ma settecentomilalire puntoevirgola; a noi ci fanno specie che questanno (una parola) c'e' stata una grande moria delle vacche come voi ben sapete punto. duepunti: questa moneta servono questa moneta servono a che voi vi consolate dei dispiacere che avreta perche' dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimi di persona vi mandano questo perche' il giovanotto e' uno studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioe' sul collo punto. puntoevirgola; punto. puntoevirgola; salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi) nella foto: Giampiero Fiorani iZ |
Post n°274 pubblicato il 30 Agosto 2005 da radio.out
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