Museo e Vita

François Boucher, 1751.


    I movimenti tango, i mille passi delle suoi esercizi, poi mille stronchi, lasciandomi nel furore ardente apollinea. Nulla e tutto nello stesso tempo... Inquieta nella indecenza ti offro la mia carne e Tu semini le tue dita nel mio giardino. Coltivami accuratamente e raffinato,  di trillo acuto, dove la bizzarra diventa fragili, dove il soffrire diventa caro. Implorami con tuoi scheggi e la tua bontà, acquietami e desiderarmi  fra respiri inquietudini.. (o.radovicka)    
  In questo dipinto 1752 di François Boucher : Marie-Louise O'Murphy considerata La Belle Morphyse, fu l'amante del re Luigi XV. Gli incontri si avvenivano nel stabilmente cosiddetto "Parco dei cervi", un insieme di padiglioni, incontri tra il sovrano e giovanissime ragazze di umile origine François Boucher (1703-1770) l'iconografia dell'erotismo, di François Boucher fu considerata  il nudo più erotico di tutta la pittura rococò francese… E' il rappresentate più famoso di quell’arte rococò destinata all’aristocrazia francese del Settecento. La sua è un’arte molto laica e mondana, libera da qualsiasi tendenza spirituale o religiosa. Nei suoi quadri più celebri è sempre la dimensione galante a fornire l’ispirazione e il contenuto alle opere. Egli, pertanto, è senz’altro il rappresentante più schietto di quel mondo, poco aulico ma molto terreno, in cui l’aristocrazia svolgeva il suo dolce vivere, tra feste mondane e attività amatorie. E la sua opera, pur sul filo di una contenuta autocensura, non manca di sfiorare limiti prossimi all’erotismo più esplicito. suoi quadri, che siano "trionfi di Venere".  E che dire della sua  opera  “Leda e il cigno".