Museo e Vita

Two Hands. 1800. The French School.. & Fede Galizia


   La mente dell’uomo è inventrice di cose infinite,mentre le mani  sono il tecnico più naturale operose… le mani esprimono la nostra interiorità, ma sono sempre innocenti, perchè è, la testa che le comanda,e la passione  che le  desidera…in somma,  la mente è “ il parlare”,  le mani è “il fare”…(o.radovicka)       ...Calde… elegante … movimentale … cortese… convergente e divergente... dualistiche e gerarchica …queste mani Danzano nel turchese, come il preludio di sorgente raggiante di una fontana che zampilla sull' etere, si diramano nella loro armonia e sintonia e nella loro dialettica del contrasto ...Esplorano e ricercano, in quella astratta  infinito con il puro piacere.. … Morbide,  di grazia, e  sensualità delle falange chador d’echi ondulati come meteore sperdute. I loro movimento tra dita e le braccia, il “serpentino”,  fluido di “isolamento” e "movimento”,  in  una danza sensuale, con la voglia di toccarsi, tra invito e negazione,  nella loro coreografia  d' infinito..(o.radovicka) 
    Il surrealismo fantastico di Agnes Boulloche ( Francia)      Fede Galizia, Judith with the Head of Holofernes, 1596 (detail)  Oggetto: La storia di Giuditta con la testa di Oloferne deriva dal Libro di Giuditta nel Apocrypha ed era un soggetto popolare con collezionisti privati ​​e pittori in quel momento...     ... in questo dipinto è,  l'elemento  che diventa sintesi... Falange di rilievo  con pigmenti rossi  e di pugno che afferra una appuntita lama...ma nello stesso tempo una mano morbida, in questo stile manierismo, in chiaro scuro, circondata da gioielli in squisito ricco.. ornata... e  colori  vivace emersi di tonalità caldi e freddi…una mano di  "azione" nella  sua drammaticità ma  anche  delicata, nella sua "veemenza,  come se dicessi: " bellezza  uccide"... visione in cui  si incrocino  charme  ed  epica,  poetica e vanità...  
  Fede Galizia, Judith with the Head of Holofernes, 1596 (detail)