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Museo e Vita

Radovicka ornela:riflessione, arte, etica

 

« La follia...due leve son...Guido Reni,Peter Paul Ru... »

La natura; Uomo di furore, donne belle, levigate, ma anche "salate" del sale dell’orgoglio e dell’amore.

Post n°495 pubblicato il 07 Marzo 2014 da o3radovicka
 

l'Opere d’arte percepita da un visione, laico…commento modo mio:) 

    Attrattiva, come di una sedutrice :)

Straordinarie queste linee di barocco, in cui siano dipinti i capelli. Linee come ellissi, spirali e curve, costruzione policentrica che si ondano su questa decoltè  "da scoprire"... Solennità fermo di queste mani, che pongono un stato d’animo elegiache...Maestosa, in questo giallo d’oro... ma nello stesso tempo avvolta, in un paradosso: Umile e  Regina, fredda e calda, distante e presente. E ogni eloquenza profusa, esuberanza e teatralità:  verso assoluto, irraggiungibile, fin d'ideale...

 

Giovanni Maria Viani (1636–1700).. The Penitent (Detail) Oil on canvas

 

 

 

 

 

St.George and the Dragon

...Il valore  estetico dell'opera è, quello che  proviamo  dalla sua osservazione, sia in termini emotivi che in termini razionali, sia col cuore che con la mente..

 

 

 

Peter Paul Rubens ....ecco il suo barocco fiammeggiante in un movimento attivo ed emozionale... il forte contrasto tra luce e buio, l'uso di colori ricchi e sgargianti compensato da un fondo scuro aumentano emotività del movimento e le espressioni facciali...il rendering di elevato, dettaglio cosi naturalistico, laddove le figure ideali con quelle umani,  creano il contrasto tra il bene e il male ed insieme creano l' effetto drammatico, sviluppano la visualizzazione di potenza e intensità , e l'appello affascinante allo spirito attraverso i sensi. …

 

 St.George and the Dragon. 1605-07. Peter Paul Rubens. Flemish 1577-1640. oil /canvas

 

 

 Still Life ...

Un elegante pasto - quel tanto che basta per suggerire una colazione di tarda mattinata su una tovaglia bianca stropicciata ...Oggetti esposti e offerti,  appaiono  come se fossero stati toccati da qualcuno che è ancora è lì vicino,  e come tali non sono entità isolate ma raggruppati insieme, formando masse,  lungo in  un unico asse,  e linee orizontale e diagonale… Sembrano animati.. raggiungono un trattamento spaziale, compositiva e dinamico...Vividi colori locali, armonie monocromatiche con contrasti sensibili, e in di aumento del chiaroscuro…(o.radovicka)

 

 

 

 

 

 

 

Still Life with Gilt Goblet. 1635. Willem Claesz Heda. Dutch 1594-1680. oil /panel.

 

 

 

'E il mare restituì i morti che erano in esso'….

..... questo dipinto mi ha colpito, non come è fatto, ma per quello che rappresenta...

 

 

E' uno dei più drammatici e potenti opere, di Leighton, dipinte in stile oscuro e solenne .Sono  tre figure: Uomo, Donna e Bambino in varie fasi di 'risveglio'. L'uomo è vivo, i suoi impulsi battono; si gonfiano e si restringono  ritmicamente, guadagnandosi il respiro, in un torace sofferente. Sono pulsi  "fonte_vita"  sia per l'amore, da un lato,  anche  per  il figlio  dall' altro lato,  che si rappresenta con occhi chiuso,"respira" , ma ancora pallido, e solo la  metà vive, ma  aggrappato al padre, come un segno di cerca d' aiuto e sicurezza.

 

Interessante la figura  della donna  accanto al marito... Lei, indossa la tonalità verdastra, orribile della morte.... La sua scollatura abissali, laddove si notano quei seni, solenni, freddi e di fini riproduttivi… ma anche palpabile...Un seno, rinascimentale, in un evoluzione, di gridi e sospiri di delizia, come ali iridescenti, delicate ed evanescenti di una farfalla …

 

Un dipinto "verticale"... tra luce e tenebra, indefinito: epitaffio ed anatomico… Un po di Poseidone e un po' rufolo di Zefiro.. Rimane un dipinto biforcato: “Freddo” e “liquido”... ( come è la morte e come è la vita)…(o.radovicka)

 


Lord Leighton Frederic, And the Sea Gave Up the Dead Which…1892

 

 

 

 

  La rosa è, sempre extra …:)

Che bella cosa è una rosa…I nostri poteri, i nostri desideri, il nostro cibo, sono tutti davvero necessarie per la nostra esistenza in prima istanza, ma la rosa per una donna, è sempre un extra.…:)

 

  Emile Vernon,La printemps,1913,detail

 

 

 

 

 

 

"Lena"e Caravaggio 

 

 "Lena", Maddalena Antognetti, romana, non era  solo la modella, ma descritta in alcune cronache come "donna di Michelangelo" come risulta in questo quadro...

 

… nella percezione laica questo bambino nudo, racconta una storia, o almeno si apre un mistero…(?).. Le tipiche immagine nude che chiedono.. dichiarano…e il risultato di Essere,  ed Essere, deve essere anche Art...

 

 

La critica: il bambino troppo cresciuto per essere ritratto completamente nudo… in più la scollatura abbondante della Madonna e il fatto che in lei si riconoscesse facilmente Lena, nota donna di malaffare... La giovane, infatti, era un volto conosciutissimo in città.. che dicevano che era anche donna di Michelangelo..

 

 

Ma quello tra Lena e Caravaggio era un rapporto sessuale...

Giambattista Passeri (1772) che scrive delle vite degli artisti di quel periodo pensava che non ci fosse niente di erotico.....  Dal fonte di (1 settembre 2001) - Corriere della Sera ho letto .....I fatti, secondo i registri giudiziari, erano questi: una sera d'estate del 1605, esattamente venerdì 29 luglio, un giovane notaio di nome Mariano Pasqualone si presentò al tribunale criminale mostrando una ferita fresca sul lato sinistro della testa «cum magna sanguinis effusione». Dichiarò che mentre passeggiava in piazza Navona: «son stato assassinato da Michelangelo da Caravaggio pittore. Mi sono sentito dare una botta in testa dalla banda di dietro, che io sono subito cascato a terra et sono restato ferito in testa, che credo sia stato un colpo di spada». Non aveva visto l'aggressore, «ma io non ho da fare con altri che con detto Michelangelo, perché a queste sere passate avessimo parole sul Corso lui et io per causa d'una donna chiamata Lena che sta in piedi a piazza Navona, che è donna di Michelangelo. E di gratia vostra signoria mi spedischi presto acciò me possa medicare».


 

 

 Detail from Caravaggio’s “Madonna with the Serpent”. Galleria Borghese, Roma, Italia, 1606, Baroque...sottigliezza con cui si applica il chiaroscuro e bagliori di luce… figure è anche evidente, che tendono verso un aspetto scultoreo

 

 

 

 

 

Salomè

 

La storia di Salomè è un incrocio fra storia e leggenda, un mito affrontato per secoli da artisti, in ogni campo: Caravaggio nella pittura, Oscar Wilde nel teatro, Richard Strauss nella musica ect..ognuno a vedere da punti diversi..

Salomè: giovane, solenne e da reggina... arbitrario e irrazionale… In questo dipinto, nuda, morbida, bella  circondata da diamanti e avvolta nella carne erotica... i suoi accessori raccontano di Lei:  capricciosa, scontrosa ,volubile, ossessiva, elegante, potente , selvaggia e lussuria..


"Salome" by Jean-Jacques Henner (1829-1905)

 

 

 

 

 

 

 

 

The Penitent

 

Intensità  emotiva,  sensuale, bocca leggermente aperta, labbra turgide, il collo e seno, condotto dal filo erotico femminile, aspetto di dea , ma più sentimentale, con emozione accrescente. Nei suoi occhi, una lacrime che scende perpendicolare con le sue  mani giunte sul teschio, mani piegate e riposate dolcemente al fianco, orme  dispiacere, di un granda amore perduto,  ma conservato dentro di sè... Gli occhi verso sù, in un conversazione: da amarezza, vanità, lussuria, rabbia, ma anche di umiltà …

 

 

 

Annibale Carracci (1560-1609) was the most admired painter of his time and the vital force in the creation of Baroque style.

 

 

 

 

Orfeo

 

Orfeo in questo dipinto: laico, didascalico, morbidezza della carne e, sensuale in questo paesaggio arcadico Cantore divino, in grado di ammansire le belve feroci…Orfeo, che usa questa sua capacità per recuperare l'amata Euridice dopo la sua morte prematura.. Ecco lui, il suo ritorno al mondo dei vivi.. ma dovrà essere lui a guidarla, senza voltarsi indietro…. ma lui fallisce in questo compito…è impazzito per la definitiva perdita.. e la sua testa continua a cantare il nome di Euridice…Continua, da quasi tremila anni, a portare il carico dell'archetipo del poeta, mago-folle-innamorato-in-fusione-con-la-natura …!

 

 

Attributed to Hugues Jean François Paul Duqueylard, Orpheus, early 19th century

 

 

 

 
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