FACCIAMO...POESIA

Post N° 7


 
    La poesia, solo in apparenza descrittiva di un paesaggio lunare, rivela, ad una lettura più attenta, significati simbolici di grande suggestione. La luna sta per sorgere e la terra, simboleggiata dalle immagini del mandorlo e del melo, qui simili a creature umane, è in attesa trepida della sua pallida luce. Ecco però che la calma del paesaggio è squassata dallo scoppio del temporale e, mentre al bianco della luna si contrappone il nero delle nubi, si avverte la voce inquietante dell'assiuolo provenire da una lontananza imprecisata. La seconda strofa esordisce anch'essa con un'immagine luminosa accompagnata dal suono rassenerante della risacca e da fruscii ignoti e tuttavia familiari di insetti notturni. Ma ancora una volta le immagini di quiete sono turbate da un sussulto interiore, che scaturisce da ricordi lontani e indistinti, sottolineati dal singhiozzo della pace notturna. La terza strofa rivela il tema della lirica, fino a questo punto percepito dalle allusioni del poeta, vale a dire il tema della morte, qui suggerito dai sistri d'argento della religione di Iside. Il verso dell'assiuolo, divenuto un pianto di morte, chiude la lirica, lasciando sospesa ogni possibile risposta.