Creato da giovanna_156 il 25/02/2009

Raggio Di Sole

un passo indietro.......

 

và dove ti porta il cuore

Post n°13 pubblicato il 11 Marzo 2009 da giovanna_156

Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino. (SussannaTamaro)

 
 
 

a volte ritornano.....

Post n°12 pubblicato il 09 Marzo 2009 da giovanna_156

A volte... 

A volte ritornano, 

sulla soglia della memoria, 

evocati da suoni, immagini, profumi e sensazioni, 

i ricordi più dolci, 

d'un tempo felice. 

Accolti da un ingenuo sorriso, 

attraversano i pensieri, 

e a poco a poco svaniscono nella malinconia. 

Frammenti di vita, 

immortalati in eterno dentro di noi.

 dal web  

 
 
 

Dove sta la leggerezza

Post n°11 pubblicato il 08 Marzo 2009 da giovanna_156

Dove sta la leggerezza

Quella del corpo non interessa più, ma come categoria dello spirito continua a esercitare il suo fascino. Così, chi la cerca fra le nuvole, sulle ali di un'aquilone o dentro un respiro. Chi pensa sia un'illusione, chi invece libertà.

Una bella sfida, la leggerezza. E non solo alla legge di gravità. Per chi fa i conti tutti i giorni con la propria indole terrigna, ad alto peso specifico, la leggerezza è un'aspirazione. Solo a pronunciarla, questa parola, si allarga il cuore, si riempiono i polmoni di un'aria inebriante. E già così sembra - trattenendola negli alveoli - di appartenere un po' di più al mondo "di sopra" e meno a quello "di sotto".

La leggerezza - dicono - è il dono di un breve distacco dalle cose, ma appena appena, come un camminare lieve sulle punte: sono quei dieci centimetri in più che danno tutta un'altra prospettiva. C'è chi nasce con questo dono. Però si può anche imparare, dicono, il distacco lieve. Che non è vacuità, tutt'altro: si nutre di consapevolezza e di ironia. Il segreto sta tutto nella misura: di più trabocca sarcasmo, sottintende un giudizio. L'ironia, invece, è empatica. Leggera. Ogni tanto capita che qualcuno ci sfiori, ormai librato nell'aria, felice: staccata l'ombra da terra, ha trovato la sua dimensione in qualche nuova religione, in qualche nuovo amore. È diventato un uccello, un angelo, un folle (magari solo temporaneo): attorno a sé muove una brezza gentile come una carezza. Perché chi ha il dono della leggerezza lo regala a quelli "di sotto", che lo guardano un po' ammirati un po' invidiosi, col naso all'insù. Il fatto è che ce n'è pochi in giro. E' che a noi, del mondo "di sotto", piacerebbe averne intorno di più. Potremmo andarli a trovare ogni tanto e tornare a casa col cuore leggero e il cappotto pieno di piume. Ma qualche volta può succedere: un flash, un'intuizione. Ci si trova un attimo sulla soglia tra il mondo "di sopra" e quello "di sotto", si riesce a percepire che "di là" le stesse cose cambiano colore e consistenza. Perché la leggerezza ha una sua fisionomia, ma è morbida e si lascia attraversare. E' sorella delle nuvole ma non è in balia del vento. E poi abbiamo un sospetto: vive lontano dalle città.

a cura di (Bettina Jacomini)

 

 
 
 

donna

Post n°10 pubblicato il 07 Marzo 2009 da giovanna_156

Ci fanno compagnia certe lettere d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,

con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si

 

Grazie Nelly

 
 
 

l'abitudine

Post n°9 pubblicato il 06 Marzo 2009 da giovanna_156

L’abitudine

L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore,

alla solitudine, a tutto.

L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente,

silenziosamente, cresce a poco a poco,

nutrendosi della nostra inconsapevolezza

e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,

ogni gesto s’è condizionato,

non esiste più medicina che possa guarirci.
(Oriana Fallaci, (Un Uomo)

 
 
 

un senso di libertà

Post n°8 pubblicato il 05 Marzo 2009 da giovanna_156

- Quando il mattino si leva dietro le montagne

fa nascere nei nostri cuori un grande senso

di libertà che ci accompagna per tutto il giorno.

Quando fra le gole profonde delle montagne

sibila il vento ci ispira un sentimento

di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.

- Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce

dopo le grandi piogge ci indica il sentiero

della vita e le nuvole bianche nel cielo

sono le nostre speranze

che si muovono verso il futuro.

Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose

allora avrà raggiunto la felicità.

(da "Cielochiaro") Romano Battaglia

 
 
 

le onde del mare

Post n°7 pubblicato il 03 Marzo 2009 da giovanna_156

Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore
possono apprendere la lezione dalle onde,
che hanno il movimento del cuore

Romano battaglia

 

Le onde del mare, con il loro perpetuo andare e venire,

rappresentano in larga parte il divenire……...

le vicende che si susseguono con continuità nella vita,

i corsi e i ricorsi storici del nostro vissuto,

questo loro eterno pendolare ritmato

delle tempeste e delle maree,

ci fanno molto riflettere

e pensare sul mistero

della vita !

 
 
 

anima in su entu

Post n°6 pubblicato il 01 Marzo 2009 da giovanna_156

Anima nel vento

Sunt pro a tie
S
os sentidos meos
Luche a tie
Ca iscurtes custu coro meu
Sa oghe sonat
Sonat s’Eterna
Lenta si moede, a...a…

Anima in su ‘entu
Proa a bibere abberu
Forse tu sei nuvola
Nuvola che fugge via
Oh oh oh oh oh
Oro nel fiume del mondo che si muove

Sei l’energia
Di ogni mia parola
Luce sei
Dentro la memoria
Gioia di esistere
Riva serena
Dell’inquietudine mia

Anima nel vento
Prova a vivere in eterno
Forse tu sei l’ultima
L’ultima cosa che ho
Oh oh oh oh oh
Primo respiro di un mondo che si muove

Anima in su entu
Proa a bibere abberu
Anima in su entu
Proa a bibere…
Anima nel vento
Sento nascere da dentro
Forte la tua musica
L’unica che non ha fine
Musica che non ha fine

Tazenda

 
 
 

se può avere un senso

Post n°5 pubblicato il 01 Marzo 2009 da giovanna_156

"Se può avere un senso
chinarsi in ascolto
sull'orlo delle acque e degli abissi
che portiamo dentro di noi,
è possibile comprendere
tale senso
solo se cerchiamo
di seguire il più fedelmente
e esattamente possibile
gli impulsi della nostra anima --
e dobbiamo andare
molto oltre e più in profondità
di quanto non possano
esprimere le parole.."

 Con queste belle frasi dello scrittore

 H. (Hesse)

Vi auguro una Buona Domenica 

 

 
 
 

sul mio angolo d'isola

Post n°4 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da giovanna_156

Ho scoperto tesori sul mio angolo d'isola

Li porterò con me tutta la vita,

 ma non li sottrarrò mai a quel luogo,

 perché sono sulla terra a cui appartengono...

 Stupisciti della luna piena,

 ma non cercare di portartela con te:

 il suo posto è in cielo.

 Riscaldati al sole,

 ma non dimenticare che non ti appartiene:

appartiene a tutte le creature, grandi e piccole.

Sogna pure con le stelle,

 ma lasciale brillare di notte nell'alto del cielo:

quello è il loro posto.

Non cercare di fermare il vento o di ripararti da esso.

Sussurrerà alla tua anima la verità.

Spalanca porte e finestre quando le scorgerai nella tua vita,

così potrai tenerti sempre la tua voglia di vivere.

Senza di essa, non andrai da nessuna parte.

Ma più di tutto fidati di chi sei:

sii sempre sincero con te stesso.

Vivere la vita di qualcun altro

ti condannerà ad uccidere una parte di te.

Sergio Bambaèn

 

 
 
 

Mentre andavo

Post n°3 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da giovanna_156

Mentre andavo 

Andavo per i campi
così, per conto mio,
e non cercare niente
era quello che volevo.

E lì c'era un fiorellino,
subito lì, vicino,
che nella vita mai
ne vidi uno più bello.

Volevo coglierlo,
ma il fiore mi disse:
possiedo radici,
e sono ben nascoste.

Giù nel profondo
sono interrato;
per questo i miei fiori
son belli tondi.

Non so amoreggiare,
non so adulare;
non cogliermi devi,
ma trapiantare.

Johann Wolfgang Goethe

 
 
 

la bambola di sale

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da giovanna_156

LA BAMBOLA DI SALE

Una bambola di sale viaggiò sulla terra
per migliaia di miglia, finchè giunse
finalmente al mare.

Rimase affascinata da quella strana massa
in movimento, completamente diversa da tutto ciò
che aveva visto in vita sua.

"Chi sei?", chiese la bambola di sale
al mare.

Il mare, sorridendo, rispose:
"Entra e vedrai".

Così la bambola s'inoltrò nel mare.
E più camminava nel mare
più si scioglieva,
finchè rimase ben poco di lei.
Prima che quell'ultimo pezzetto
si sciogliesse, la bambola esclamò stupita:
"Ora so chi sono!".

dal web

 

 
 
 

Ricomincio da qui.............

Post n°1 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da giovanna_156

Ricomincio da qui.............

Vorrei che andaste incontro al sole e al vento con la pelle, più che con il vestito, perchè il respiro della vita è nella luce solare e la mano della vita è nel vento...Kahlil Gibran

 
 
 
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Nella vita di un uomo, prima o poi,
arriva un giorno in cui,
per andare dove deve andare,
se non ci sono porte né finestre,
gli tocca sfondare la parete.
  Bernard Malamud

 

 

LA DIMENSIONE

 
 
 
 

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