IL REGNO DEL NULLASono solo la parte oscura del tuo cuore, sono solo quella voce che urla quando lei sta zitta, sono solo la sua parte più intima e nascosta che vuole venire a galla. |
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Post n°3 pubblicato il 05 Novembre 2007 da Fata_oscura
Catullo scriveva: "Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. ovvero: "Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi. Avete mai provato odio e amore contemporaneamente, è una fitta, ti brucia dentro, sembri una pazza, non lo vuoi vedere, non lo puoi vedere ma dall'altro lato lo cerchi in ogni sguardo, in ogni ombra che ti passa anonima di fianco, il tuo cuore palpita al solo sentire il profumo che solitamente indossa, i tuoi ormoni si risvegliano se solo ti sfiora, eppure lo odi, lo odi con tutta te stessa perchè ti ha fatta soffrire, perchè ha preso il tuo cuore e lo ha aperto in due con un coltello affilato, lo odi perchè quando ti scopava eri solo una bambola lo odi perchè ti trattava come un trofeo davanti agli amici, lo odi perchè ha un'altra donna, lo odi perchè ti cerca nonostante abbia un'altra a scaldargli il letto. Eppure lo ami, lo ami perchè ti ha scossa, lo ami perchè ti ha risvegliata dal torpore, lo ami perchè si prendeva cura di te, lo ami perchè è dannatamente bello, lo ami perchè ti ha guardata dentro, lo ami perchè ti faceva sentire al sicuro, lo ami perchè, anche se bambola, ti scopava da Dio, lo ami perchè ti ha amata, lo ami perchè aveva scelto te, lo ami perchè è lui e come lui non c'è nessuno.
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Mio padre ha lesciato me e mia madre quando noi avevamo circa tre anni, non ce lo ricordiamo, non sappiamo nemmeno che faccia abbia ma lei lo cerca imperterrita pensando che una volta trovato sarà tutto rose e fiori, immagina di arrivare in questa specie di ranch e trovarsi Robert Redford che munge la mucca, dirgli "Ciao papà, sono tua figlia!", sorpresa, baci, abbracci, vive da lui e ritrova il padre perduto. Tutte cazzate! Io lo cerco non perchè ho bisogno di un padre, ne ho fatto a meno per vent'anni, posso farne a meno per altri venti, ma lo cerco per potergli urlare contro tutto quello che ho dovuto passare per colpa sua. Quando mio padre se n'è andato mia madre è caduta in depressione e si è attaccata alla bottiglia, da circa un anno ha smesso di bere, ma prima era veramente dura, quando eravamo bambine io avrei solo voluto urlare, ma lei andava a nascondersi in camera. Poi siamo cresciute, quando rientravamo la notte eravamo noi a recuperarla da divano e gettarla sul letto, a controllare che non si ingoiasse la lingua, a non farla svenire, a tenerle la fronte mentre vomitava, eravamo noi a pulire il pavimento, a raccogliere i piatti rotti, ad asciugare le sue lacrime nei momenti di crisi, a sentire i suoi insulti quando riteneva che fosse colpa nostra il fatto che quello stronzo di suo marito se ne fosse andato. E' mia madre, la amo profondamente, ma vi assicuro che è stata veramente dura volerle bene anche nei momenti peggiori, solo in quei momenti io e lei siamo una squadra, sappiamo cosa fare, dove sono le cose che possono servire, sappiamo come trattarla, sono quelli i momenti in cui anche lei tira fuori le palle. |
Lei piange quando le fanno del male, io urlo. Lei sorride quando la feriscono, io li insulto. Lei nasconde ciò che è, io vengo a galla e mi faccio sentire. Lei è una brava ragazza, io sono una pessima ragazza. Lei vive nel mondo reale, io vivo nei suoi segreti. Lei cerca il vero amore, io cerco il sesso. Lei vive di giorno in mezzo alla gente, io vivo di notte fra mille estranei. Sono lo sfogo della sua anima, sono cattiva, sono esagerata, sono sensuale e letale, sono la parte che nasconde per paura dei giudizi, ma ogni tanto ho bisogno di una boccata d'aria. |
Inviato da: Obscurum_creature
il 02/07/2008 alle 03:13
Inviato da: BloodCountess
il 27/12/2007 alle 12:17
Inviato da: ombra_diluna
il 27/11/2007 alle 18:02
Inviato da: M.Morgul
il 25/10/2007 alle 23:51
Inviato da: M.Morgul
il 25/10/2007 alle 23:45