Lele Mora indagato per "associazione a delinquere ed estorsione".E chi è Lele Mora?Molto semplicemente, uno dei più importanti impresari italiani, titolare dell'agenzia «LM». Nella sua scuderia sono passate star e starlette come Simona Ventura, il direttore del Tg4 Emilio Fede, Anna Falchi, Elena Santarelli ed Eleonoire Casalegno.L'inchiesta del PM potentino John Henry Woodcock è collegata a "Vallettopoli" e mette insieme diverse tessere di un mosaico: la denuncia di una velina, uno stralcio dell'inchiesta su Vittorio Emanuele e un'indagine parallela su un giro di cocaina spacciata in ambienti romani e milanesi da una famiglia della malavita calabrese. Al centro di questo nuovo filone, proprio Mora e il fotografo Fabrizio Corona, marito della modella Nina Moric e titolare di un'agenzia di paparazzi.Secondo l'accusa, Mora forniva a Corona informazioni su spostamenti o incontri dei suoi "protetti". Quindi entravano in scena i paparazzi, che scattavano foto compromettenti o imbarazzanti, utilizzate in seguito per estorcere denaro ai vip dietro minaccia di pubblicazione. Per alcuni negativi "bollenti", si parla addirittura di cifre attorno ai 50-60 mila euro.
nei guai Lele Mora
Lele Mora indagato per "associazione a delinquere ed estorsione".E chi è Lele Mora?Molto semplicemente, uno dei più importanti impresari italiani, titolare dell'agenzia «LM». Nella sua scuderia sono passate star e starlette come Simona Ventura, il direttore del Tg4 Emilio Fede, Anna Falchi, Elena Santarelli ed Eleonoire Casalegno.L'inchiesta del PM potentino John Henry Woodcock è collegata a "Vallettopoli" e mette insieme diverse tessere di un mosaico: la denuncia di una velina, uno stralcio dell'inchiesta su Vittorio Emanuele e un'indagine parallela su un giro di cocaina spacciata in ambienti romani e milanesi da una famiglia della malavita calabrese. Al centro di questo nuovo filone, proprio Mora e il fotografo Fabrizio Corona, marito della modella Nina Moric e titolare di un'agenzia di paparazzi.Secondo l'accusa, Mora forniva a Corona informazioni su spostamenti o incontri dei suoi "protetti". Quindi entravano in scena i paparazzi, che scattavano foto compromettenti o imbarazzanti, utilizzate in seguito per estorcere denaro ai vip dietro minaccia di pubblicazione. Per alcuni negativi "bollenti", si parla addirittura di cifre attorno ai 50-60 mila euro.