Modern Witch

Meets.


Amore mio,la prima volta che ci siamo incontrati tu avevi un occhio di vetro, un umore nero di tempesta, la pelle scura di sole e bianca di sale; io portavo i calzini a righe tirati fino al ginocchio, qualche graffio sulle mani perchè ero caduta molte volte, e due trecce mezze sfatte, biondo sporco. Tu andavi in cerca della balena bianca. Io guardavo le navi partire dal porto.La seconda volta faceva freddo: portavi un montone di pelliccia e le scarpe lucide di vernice, il monocolo e un accento pesante da uomo di mondo, lasciavi scivolare la mano nelle scollature delle signore, con nonscialans. Io ero la vecchia proprietaria del locale, bicentenaria forse, avevo un filo di perle finte e la dentiera traballante, nascondevo i soldi dell'incasso nel materasso. La terza, poi, è stata significativa: io ero una foca del Mare del Nord, con molta pelle lucida grigia e baffi lunghi, amavo il pesce crudo e il ghiaccio artico e soffrivo la clausura; tu mi guardavi dal vetro: avevi portato tuo figlio allo zoo, pessima scelta, e ora lui piangeva perchè gli era caduto il gelato, tu, per dimenticare la tua vita piatta guardavi negli occhi della foca e pensavi, sciocco, che stessi meglio di te. La quarta volta che le nostre strade si sono incrociate, ci conoscevamo molto bene: eri un pittore che sarebbe diventato celeberrimo post mortem, con otto figli da mantenere, una casa sudicia, una moglie morta. Io ero la tua modella: posavo nuda per te, ma ero cieca e non ho mai visto il mondo di allora, nè la mia faccia, nè la tua, amore mio. Ma sapevo, di te, la tua voce.La quinta ci siamo sfiorati appena, senza saperlo: in una piazza vestita d'estate, piena di turisti, io passavo mano nella mano ad un ragazzo, coi sandali slacciati. Tu mi hai urtata in mezzo alla folla, col tuo sguardo triste, da lutto fresco, la giacca nera. Ti ho mandato a quel paese, insolente: mi sembravi un brutto corvo portasfortuna.La sesta abbiamo condiviso il tradimento segreto del nostro migliore amico e quindi siamo stati complici, senza però conoscerci. Ci imperniavamo su un traditore, non è confortante.La settima nulla. Non ci siamo incrociati mai.L'ottava: avevo cinque anni e scavavo buche profonde nella sabbia per trovare l'acqua, immedesimandomi esploratrice assetata. Sei passato, ottantenne con tua moglie tartaruga al braccio, e siete inciampati nella mia terza buca profondissima e secca. Mi sono presa una bella sgridata e non ho avuto il gelato per merenda. Ti ho odiato. La nona volta che abbiamo vissuto nel mondo eravamo entrambi animali, ma io preda e tu predatore. Io lepre e tu volpe dalla coda folta: dopo avermi mangiato la famiglia, ho vinto io: il cacciatore ti ha sparato.La decima volta, amore mio, ti giuro che la mia fantasia sarà meno crudele. La decima volta saremo stravaganti, ma saremo amanti davvero. La decima volta, amore mio, è ancora tutta da scrivere. ♥ Sta diventando un'agonia. Come farò a guarire? Io ce la devo fare...