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DIARIO DI UNA DIETA


Diario di una dietaOvvero:come ho perso 27 kili in 30 settimanee come cercherò di non riprenderli più Ottobre 2010 Ho 60 anni sono alto 1 metro e 73 centimetri e peso 109 kili.Oggi ho ritirato le analisi del mio checkup annuale: un disastro! Colesterolo e trigliceridi ben sopra la norma e poi uricemia e ipertensione arteriosa. Come se non bastasse acciacchi vari mi tormentano quotidianamente: faccio fatica a fare le scale, mi fanno male le ginocchia e la schiena, e almeno due volte l’anno degli attacchi improvvisi di gotta mi costringono all’immobilità per giorni, tormentandomi con dolori lancinanti da far piangere. Esteticamente sono inguardabile e sono anni che non mi piaccio più; e se non mi piaccio io figuriamoci se posso piacere agli altri! Che fatica vestirsi in modo presentabile: niente di quello che compro mi calza in modo adeguato e per quanto spenda il mio aspetto è sempre e comunque trasandato. Inevitabilmente tutto questo pesa enormemente sul mio stato psichico. Sono depresso, sempre insoddisfatto, irascibile e, data la mia natura introversa, sempre più solo. Mia moglie nonostante tutto mi vuole bene ed a modo suo cerca di spronarmi a ché io cerchi una soluzione a questo status, ma lo fa rimproverandomi continuamente e questo non fa che peggiorare le cose: “non mangiare questo”, “non mangiare quello”.. “sei un porco; fai schifo!”. Basta! Perché sono grasso ? Non ho disfunzioni ormonali né patologie cliniche che giustifichino il mio sovrappeso, dunque il motivo è uno solo: mangio troppo e male ed inoltre mi muovo veramente poco. Ma quanto sono “ciccione” ? Internet è la mia salvezza: c’è da studiare e tanto sull’argomento dieta e salute e così decido di iniziare proprio studiando. Adotto un metodo empirico ma efficace nel ricercare articoli e documentazione, ovvero leggo su uno stesso argomento estratti da vari siti e filtro le informazioni prendendo in considerazione solo quelle più ricorrenti e qualificate, soprattutto evito i siti che vendono prodotti dietetici perché ritengo che il loro scopo sia vendere e la salute di che legge è solo un elemento secondario. C’è un calcolo semplice ed universalmente riconosciuto che mi può dare un’indicazione attendibile sulla mia obesità: Si chiama BMI (acronimo inglese del termine Body Mass Index) o, nel corrispondente italiano IMC (Indice di Massa Corporea). Il BMI si calcola molto semplicemente da peso ed altezza in questo modo:               Peso (Kg)BMI   =    ----------------------                    Altezza (metri)2 Nel mio caso, dunque: BMI = 109 / (1,73)2 = 36,4 Vediamo che cosa dicono le tabelle; ne trovo due: la prima mi fornisce anche un fattore di rischio di malattie cardiovascolari in funzione del BMI e del giro vita 
 La seconda è una sorta di abaco che da il risultato in forma grafica. Ovviamente il risultato non cambia: il mio 36,4 di BMI mi pone tra gli obesi di secondo grado ed il mio giro vita di ben 122 cm. Tra le persone a rischio molto alto di malattie cardiovascolari 
  E come se non bastasse, anche la mia aspettativa di vita, in queste condizioni, è ridotta di circa 7 anni rispetto alla media 
 Che dire ! Non è terrificante ? Ma può il solo BMI essere indicativo di uno stato di forma fisica ? Il dubbio è legittimo perché, estremizzando gli esempi per rendere più comprensibile il ragionamento, un atleta e un impiegato di banca possono avere lo stesso BMI (anche stessa altezza e stesso peso) e risultare in sovrappeso o addirittura in leggera obesità ? Certamente si; il primo concentra il suo peso in una massa muscolare sviluppata e concentrata negli arti e nel tronco, il secondo, invece, presenta una quantità in eccesso di grasso concentrato intorno alla vita. E’ evidente che bisogna andare oltre nello studio e così scopro il concetto di “massa grassa” definita come la percentuale di peso corporeo costituita dal solo grasso. Uomo e donna ideali hanno masse grasse differenti ed assai maggiore è quella della donna. Negli adulti, l’età poco influenza i valori teorici di massa grassa, tuttavia nell’anziano la percentuale di grassi corporei è decisamente superiore rispetto a quella dei ventenni. Non è stato facile trovare dati che mettessero in relazione età e massa grassa ma alla fine, dopo aver analizzato formule e tabelle, ho estrapolato questi diagrammi distinti per uomo e donna.
 Questi diagrammi si riferiscono a soggetti medi ossia persone che conducono una vita praticando una moderata attività fisica. E’ stato facile determinare il mio valore ideale di percentuale di massa grassa che, nel mio caso, è risultato compreso tra il 18 ed i 20%; ben più difficile è stato invece risolvere il problema della determinazione del mio stato. Quanta massa grassa ha il mio corpo ? Come faccio e determinarla ? La bibliografia mi chiarisce subito che ho due sole alternative: il calcolo e la misurazione. Ovviamente il calcolo è l’approccio più semplice ed è per questo che opto almeno inizialmente. Scopro subito che un algoritmo basato sulla determinazione di fattori fisici facilmente misurabili quali dimensioni e pesi parte da un presupposto non necessariamente sempre valido, ossia che la massa grassa in eccesso tende ad accumularsi negli uomini intorno all’addome e nelle donne all’altezza dei glutei. La formula matematica che permette di calcolare la massa grassa più attendibile che ho trovato è la seguente: Uomini FM (%) = 495 / (1.0324 - 0.19077 (Log(vita-collo)) + 0.15456 (Log(statura))-450 Dove Log è il logaritmo in base 10, vita collo e statura sono dimensioni espresse in cm.Per il calcolo occorre una calcolatrice scientifica o più semplicemente un foglio di calcolo tipo excel. Applicando alla formula le mie misure attuali ottengo una percentuale di massa grassa pari al 37,5% !! ValutazioneUominiDonnePeso minimo, pericolo per la salute 2% - 4%10% - 12%Forma atletica 6% - 13%14% - 20%Buono stato di fitness 14% - 17%21% - 24%Al di sopra della media 18% - 25%25% - 31%Obesità > di 26%> di 32% La tabella qui sopra indica come valutare i risultati; considerata l’età e la curva precedente un valore per me accettabile dovrebbe essere compreso tra il 16 ed il 19%