rammendi di carta

down to the river


E' già sera, stasera! Di quelle sere dolcemente leggere, in cui il cuore scivola lieve, allegro e confuso, e non sa ancora decidere se sia piú dolce l’attesa o il raggiungere, alfine, di quella promessa, di un sogno sognato da tempo. E toccarlo con mano discreta e un po' timorosa. Arriva pian piano il buio ovattato, preparo la stanza e la riempio di fiori e candele. Rossi gerani del mio balcone, li colgo decisa dai vasi, l’occasione lo merita! Due tazze antiche, bianco e azzurre, porcellana di Sevrés, colme di suadente allegria, qualche foglia di un tenero verde smeraldo, velluto a toccarle, profumo d'estate con poche pretese.E candele di tanti colori, appoggiate con finta e studiata nonchalance sul tavolo grande, in attesa, coi bicchieri splendenti e il cestello d’argento. Berlucchi, m'hai detto una volta, so che è il tuo preferito. Freddo, non ghiacciato, il vetro è velato di brina, perfetto!Un ultimo sguardo all'insieme, sorrido, pregusto con gli occhi la calda visione d'insieme. Lino bianco sul tavolo (non sarà troppo formale?) poi decido che è bello, elegante. Il rosso dei fiori è una macchia. Il cuore mi dice, va bene così!Una ad una, accendo con mano tremante le candele, angoli scuri prendon vita di colpo, una luce che emana antico calore. Al profumo di muschio, un po' strano. Il divano è lì, pronto ad accogliere i nostri discorsi: non è nuovo, ma è bianco, di morbida pelle. Lo aggiusto un pochino e lo sfioro con tocchi affettuosi, carezzandolo quasi. Il tempo che passa non sciupa le cose già belle. Metto agli angoli cuscini di seta di tanti colori, giallo, arancio, turchino e violetto screziato.Cioccolato e bonbons sono pronti sul tavolino rotondo, una ciotola brilla e occhieggia invitante. Troveremo il momento ideale, tra una chiacchiera e l'altra, per gustare, distratti, la loro dolcezza. Goloso il momento, l'attesa è vibrante e l'ansia già sale alla gola. Non c'è tempo ulteriore. Per diluire e calmare il mio cuore impazzito, metto su un vecchio cd: è Bruce, the boss, la sua voce e il suono dell'armonica mi trascina lontano. Una dimensione dolcissima si spalanca e mi calma, con pacata decisione... Down to the river... Scivolo e sogno, su un fiume di estasi.Si accende il display del telefonino, verde acqua con liquide onde, e in quel fiume ci annego la gioia!-Sto arrivando, due minuti e son là... fatti bella, bambina!Io che bella non lo sono mai stata, d'improvviso, mi sento regina di un regno fatato. Non m'importano gli anni e le rughe indiscrete, tempo e giorni passati e futuri, solamente una donnabambina. Occhi chiari, lucidati di fresco.Quello specchio che luccica allegro, mi rimanda la visione di un sogno. I capelli son lunghi, li sciolgo dal nodo indeciso, qualche filo d'argento tra il biondo. Mi piaccio affannata, così, senza trucco ed inganno! Non c'è tempo, mi guardo e sorrido, e il sorriso copre anche il lieve respirosospiro...Sono strega di terre lontane stasera, proverò ad ammaliare con sguardi e pozioni d'amore il principe mai conosciuto. E' questo che voglio stasera, che il manto turchino del cielo, si faccia mantello a coprire un amore curioso di nuove emozioni.Non c'è il tempo, a rifletterne bene, ci potrei ripensare, e non voglio davvero!Notti insieme a versare fiumi d'inchiostro, a riempire pagine vuote, a intrecciare due vite, per farne canestri di sogni. Notti ad amare una musica insieme, mani e occhi veloci, assetati di parole un po' folli e inconsuete. Pioggia e sole in attesa di te, e di me. Che ora, è già ora, e alla fine di tutto c'è sempre un inizio, chissà!Ti apro la porta e sei lì, mio dolce straniero, di te riconosco la voce e il sorriso. Restiamo sospesi un attimo ancora, annusando il profumo che colma lo spazio di un abbraccio reale. Poi uniamo le mani, da complici antichi, e insieme passiamo quel fiume dal colore argentato. -Sei bella, mi dici, più di quanto aspettavo!Ridiamo confusi, sorpresi, e non servono appigli ne' regole di buona creanza. Ci sorprende conoscerci e basta, il resto è poco importante, davvero...