rammendi di carta

cornetti ed acqua fresca


Dio, che caldo!! Non si respira. Nemmeno un refrigerio passeggero arriva dalla finestra spalancata. Tanto vale chiuderla, almeno il rumore provocato dai motorini, giungerà leggermente attutito. Un ronzio noioso, ma tutto
sommato sopportabile. La soglia delle cose sopportabili si innalza misteriosamente. Persino i dodici chilogrammi di gatto europeo che dorme stravaccato ai piedi del letto, diventano accettabili. Solo questo caldo torrido e appiccicato addosso, rimane. Mi alzo e chiudo la finestra.Guardo mia figlia che dorme dalla sua parte, beatamente, con la bocca semiaperta per via dell’apparecchio. Sembra immersa in un sonno profondissimo, di quello che al mattino ti fa risvegliare piena di energia, corroborata. Il sonno piombigno dei ragazzi. Ha diciott’anni, mia figlia, la notte torna sempre bambina. Ogni tanto, mentre dorme, allunga la mano a cercarmi, come a rassicurarsi della mia presenza. E adesso, dorme, tutta arrotolata nel lenzuolo, con l’aria di chi sta respirando a pieni polmoni fresca aria di montagna. Chissà, magari sogna pure di sciare in questo momento. Ha indossato per dormire un vecchio pigiama di flanella, di quelli di tessuto morbido e caldissimo. E’ di suo padre. Di mio marito. Del mio ex marito.Vado in cucina a bere, non accendo nemmeno la luce. Procedo a piccoli passi, guidata dall’istinto e dalla luce che arriva dalla strada. Cerco a tentoni la maniglia del frigo, lo apro e mi abbraccio alla bottiglia di acqua Vera con una specie di affetto. E’ gelata. Il liquido trasparente mi scende giù in gola, direttamente dalla bottiglia, provocandomi un godimento insaziabile.Incredibile, è solo acqua fredda, ma in questo momento rappresenta il Paradiso terrestre per me. Bevo a garganella e avverto quasi con voluttà, la sensazione di refrigerio provocata da alcune gocce che sfuggono e mi bagnano il seno nudo e il ventre. Che bello!!Con un’intuizione fulminea, apro il freezer e scovo seminascosto da sofficini e lasagne surgelate, l’ ultimo cornetto superstite.Lo apro ingordamente, impiastricciandomi le mani di cioccolata e comincio a mordicchiarne la copertura di granella di nocciole e cioccolato. Dio, che buono! Perché i peccati di qualsivoglia genere sono così dolci. Il frigo è rimasto aperto, ma non me ne rendo conto. Solo fresco, il cornetto tra le mani e la lingua che lo percorre avida e sensuale. Mi ricordo di mio marito, anzi il mio ex marito, diceva che quando lecco un cono di gelato, sembra che lo faccia con in mente dell'altro. E che, a guardarmi, ogni volta, gli diventa duro. Anzi gli diventava. Che porco. Sorrido.Con quest’immagine per nulla soporifera nella testa, mi lecco le dita sporche di crema. Sospirone. Sarà arduo dormire adesso. E’ una sfida nella sfida. Anche perché ripensare al mio ex, mi scatena sempre, un rodimento incontrollabile. Una rabbia mista a nostalgia. Divento malinconica. Malinconica e nostalgica. Che sommati al caldo, danno alla mia nottata una bella sferzata, una svolta definitiva. In bagno. Magari una bella doccia fresca mi calmerà i bollenti spiriti. Poi si vedrà.La doccia è sufficientemente rilassante. Mi lascio massaggiare dal getto leggermente tiepido di centodieci piccolissimi getti e mi accorgo che l’acqua e la schiuma profumata al tè verde, portano via anche la tensione. Giù nello scarico. Nostalgie, malinconie, caldo, voglie represse. Tutto. Con un piccolo brivido provocato dall’acqua che diventa improvvisamente fredda. Mi avvolgo nell’accappatoio e con i capelli gocciolanti spalanco la finestra.Si è alzata una leggerissima brezza, è quasi impercettibile, ma la mia pelle umida la avverte. Deliziosamente. Alzo lo sguardo al cielo e le stelle mi rimandano il loro luccicare antico. Quante. Non mi ricordavo che il cielo ne ospitasse tante. Respiro finalmente. Rimango ancora un poco al balcone, mi allungo sulla sdraio e ascolto le rane e i ranocchi che stanno organizzando un concerto nel torrentello sottocasa mia. Anche i grilli insieme a loro cantano.Cri cri e gra gra, gra gra e cri cri!Mi stringo nell’accappatoio umido, mi rannicchio e mi addormento felice come una bambina. Come ormai non credevo più!