il diario che non cè

San Secondo


E’ arrivato il giorno più atteso per la città di Ventimiglia, quello in cui  la “ Porta fiorita d’Italia” celebra il proprio Patrono che condivide con l’omonima Diocesi che, seppur da qualche anno abbia la propria sede a Sanremo, conserva nell’antica capitale dei Liguri Intemeli la magnifica Cattedrale dell’Assunta. Martedì ventisei Agosto è il giorno, infatti, in cui la chiesa cattolica ricorda San Secondo Martire, il milite romano della Legione Tebea martirizzato in quel di Vittimulo, vicino all’odierna Ivrea, perché aveva professato apertamente la propria Fede cristiana in un Impero in cui dominava ancora il paganesimo. Fu però nel 1579 che San Secondo, il cui corpo dapprima conservato nel monastero di Sant’Andrea  a Torino fu nel 990, sotto il Vescovo Panteio, trasferito a Ventimiglia in Cattedrale, secondo la tradizione compì il miracolo di preservare la Città di confine dalla pestilenza che già aveva colpito le città ed i borghi vicini. Da allora San Secondo fu incontestabilmente venerato non solo come Santo Patrono cittadino ma anche della Diocesi omonima. Il programma di celebrazioni religiose e civili che la città di Ventimiglia riserva alla festa è vasto ed oliato nel tempo: alle undici di mattina in Cattedrale, nella città alta, si tiene il solenne Pontificale officiato da Monsignor Alberto Suetta cioè dal nuovo Ordinario diocesano che per la prima volta come Vescovo affronta la Festa di tutta la Diocesi a lui affidata. L’animazione liturgica della solenne funzione sarà affidata al noto Coro Polifonico di Ventimiglia, che l’anno prossimo compirà trent’anni, diretto da Romano Pini. Sarà eseguita la Messa solenne a due voci denominata “ Stella mattutina” di Vittadini. Il Vescovo poi accenderà la lampada votiva, o per meglio dire il cero di San Secondo, che per tutto l’anno ne rischiarerà il sepolcro. Come tradizione al termine della solenne cerimonia verrà consegnato il “ San Segundin d’argentu” riservato alla persona che più di ogni altra nella propria vita si è spesa per il benessere dei ventimigliesi o con le sue gesta ha reso illustre nel mondo la città. Quest’anno la scelta è caduta su Suor Giuseppina delle Suore dell’Orto che proprio tra i vicoli della Ventimiglia medioevale hanno al propria casa madre. Sono certamente trascorsi più di tre lustri da quando Suor Giuseppina ha iniziato ad occuparsi della fanciullezza e della gioventù più bisognosa della città di confine: spesso questi ragazzi, e soprattutto ragazze, durante la giornata rimanevano abbandonati ed abbandonate a se stessi considerato che i rispettivi genitori frontalieri dovevano, quando ancora era buio, abbandonare le proprie case per una lunga e faticosa giornata di lavoro in Francia o nel Principato di Monaco. Le Suore dell’Orto, con suor Giuseppina al secolo Erasmina Metildi in prima fila, di loro si sono fatte carico e con loro hanno partecipato a tante iniziative come la Giornata Mondiale della Gioventù nell’ormai lontano anno duemila a Roma. Dopo la celebrazione dei Vespri nel pomeriggio dalla Cattedrale uscirà la tradizionale processione con la compagnia dei balestrieri dell’Agosto medioevale che a spalla porterà la macchina reggente il cero di “ San Secondo”, con il Sacro Reliquiario d’argento lungo le strade del centro storico intemelio. Infine, a concludere una giornata di festa alle dieci e mezzo di sera dalla foce del Fiume Roja il grandioso spettacolo pirotecnico.  grande                     Sergio Bagnoli