La stella sospira
sempreCorre lungo il tuo fiato intenso,
ti parla del tuo provar gioia.
E' il tuo esser ferma, cui io penso
come la fine di ogni noia.
Il tuo donarti a un freddo buio:
sola via per trovar luce.
Patty ogni tuo lembo, mio,
sarà un gemito che in te tace.
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Ti è mai capitato, Patty, di veder sorrisi sereni aprirsi alle luci del mattino, compiacendosi di una dolce brezza? Immagino che la speranza in un giorno pieno di luci, nel quale accontentarsi di piccole realtà, debba sembrarti ben poca cosa, rispetto alle certezze offerte dal buo e dalle sue carezze. Ed è così. Soprattutto considerando il modo in cui ti insegnerò a cogliere la tristezza anche in un sole primaverile, e la consolazione anche in un tuo sguardo malinconico, che diventa mio sospiro.
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Anticipano la dolce realtà dei miei prossimi gemiti.
Mi parlano della tua imminente donazione, Patty. Sono i tuoi silenzi.
Circondano la tua corporeità protesa verso la gioia. Per ricevere la mia.
Mi parlano della danza delle tue forme, canto pieno di lenti brividi, in cui sciogliersi.
Sono i tuoi silenzi. Io parlerò loro, riempiendo le tue cavità colme di promesse.
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Il grigio copre già l'antica luce,
proietta verso te la dolce ombra
di un freddo che ti dona la sua pace,
e ti imprigiona come sa far l'ambra.
Il tempo prende le tue mani, Patty,
le conduce nel luogo della forza,
rendendo la tua debolezza canti,
donando il sole in una chiusa stanza.
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Lo spessore sottile delle tue emozioni, oggetto delle mie carezze.
Il delicato ma intenso passaggio sulla tua epidermide sarà il porto del tuo navigare sotto una luna di sospiri.
In un mio sguardo troverai, Patty, l'anticipo della tua donazione, la causa delle mie sensazioni tattili, che saranno fonte delle tue emozioni interiori.
Vivrai la fusione fra il mondo fuori di te e ciò che provi, come brezza sulla tua pelle, ingresso nel tuo corpo e nel tuo animo di donna.
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