La stella sospira
sempreLa tenerezza è ciò che cerchi, Patty.
Una dolcezza che si inoltri nel tuo essere donna, lo rispetti, lo plasmi, lo invada.
Una forza misteriosa che abbracci il tuo sguardo, i tuoi seni, le tue braccia, i tuoi fianchi.
Narrando la pioggia, spiegando il vento.
Che penetri la tua mente, la tua oralità, il tuo animo.
Donando il sole, fornendoti calore.
Che ti faccia sentire il brivido di una distanza che varia, come luce nell'alba.
Illuminando la tua notte, dopo avertela regalata.
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L'ingresso nell'animo precederà
quello nei tuoi occhi e nel tuo corpo.
Quando, gelida, per te sarà sera
la mia dolcezza non lascerà scampo.
Il mio essere uomo sarà, Patty,
la torre del tuo osservare il mare
prezioso dei tuoi lenti, bei fremiti,
sospiro di un'acqua che potrai bere.
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La tinta della pelle rappresenta le tue emozioni. Il buio intorno a te accenderà la tua mente. Con i colori delle ore sentirai il flusso dei miei desideri, il modo in cui essi plasmano la tua natura di donna, Patty.
I tuoi occhi saranno specchio del mare di nobile schiavitù in cui dovrai e vorrai nuotare. Per conoscere il cielo, respirare ed essere riempita dalla brezza del mio potere.
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La speranza di un calore prossimo, l'attesa di una voce familiare.
Cosa sarebbero senza sentire il ghiaccio su di te, cosa senza il silenzio che ti imprigiona dolcemente? Nulla, Patty.
Ciò che c'è di più freddo, ciò che dà un'idea di apparente immobilità, di conservazione eterna dell'esistente è ciò che può donarti la vera gioia.
Perché sotto quello strato di acciaio bianco c'è il fuoco del tuo domani, che avvolge ogni fibra dei tuoi sensi sondandone l'essenza, l'estensione, la profondità.
In questo caldo abbraccio di uomo troverai il sorriso di un gelido ieri.
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Il mio sguardo obliquo, come separato da te da un grigio vento, sarà il segnale del tuo futuro ritorno a casa.
Nella mia freddezza non troverai nulla di ciò che caratterizza il distacco altrui. La mia distanza è sempre promessa di un ritorno di fuoco, e anzi attestazione di un ingresso nell'animo, già avvenuto. So curare solo chi so tenere esposto alle intemperie, cui far seguire il sole della mia oscurità, Patty.
Si tratti del diluvio di banalità del mondo, del gelo della sua ipocrisia, della nebbia delle sue promesse, sai bene che il sole è solo nelle mie mani. Ed è dunque metafora di te. La tua fisicità e l'esplorazione del tuo essere donna non potrebbero mai essere gioco da interpretare con serietà, se non sapessi espandere e contrarre queste dimensioni del tuo animo, Patty. Se non sapessi come da sempre anela alla diversità ogni fibra del tuo corpo. Per questo saprò interpretare i singhiozzi di gioia della tua pelle, dei tuoi occhi, delle tue spalle. Della tua interezza, così parziale e dunque degna di essere completata.
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