La stella sospira

Prodigio. Sono un prodigio i tuoi occhi, che fissano il mare e lo modellano, per esserne modellati. Il tuo sorriso, lo hai scoperto, sa renderli dono non invadente, ma misterioso scrigno di paure. Da aprire. Da forzare.
Il circolo. Di quelle foglie toccate dalla grazia della forza. Guardalo. In quella piccola giostra vedi qualcosa, perchè sei spogliata, ora, e anche il tuo corpo osserva. Intuisci come la generosità di quel che si piega al vento è ricompensata. Da quelle carezze. E quei cerchi, sempre più stretti, saranno tuoi, speri. I tuoi fianchi già sospirano per una morsa che verrà, da quel buio dietro le spalle, di te donna nuda, alla finestra.
Soffierà, soffierà sul tuo collo quella forza, la mia. Prima di placarsi, in apparenza, sui tuoi fianchi e sulla tua schiena. Il tuo sguardo, severo e dolce. Misterioso. Perso e fonte di luce. Era speranza, che tornasse quel pomeriggio. E'già fremito di una certezza.

Post N° 1

Vento.
Da sempre, nel tuo immaginario, lo vedi muovere le foglie, spogliare gli alberi, ammassare nubi. E nei tuoi occhi di mare è proprio così, Patty. Quella passeggiata estiva, che in un tardo pomeriggio ha aperto la stagione di tue future nostalgie, con gli odori della salsedine e l'arrivo di un buio troppo rapido. C'era il vento, allora, a cullare la tua serenità di bimba.
Nuda. Ascolta, nuda, quel soffiare oltre la tua finestra. Lascia che l'abbondanza e la generosità del tuo corpo accolgano, contemplandole, le frustate di quella gelida naturalezza, pur nella separazione di un vetro.
Osserva. Osserva, fragile e abbandonata alla tua nudità, come quella forza rompe gli equilibri del caso, e trae mormorii di tormento dall'erba intorno.
Spera. Spera che la tua elegante femminilità sia omaggiata da quei circoli di aria che rendono luminoso il grigio, cupo il mio sorriso.