Napoli That's Amore

ENRICO CARUSO


(Napoli, 25 Febbraio 1873 - 2 Agosto 1921)E' considerato il tenore per eccellenza, grande cantante lirico originario della provincia di Caserta.Possedeva una voce di straordinaria potenza e bellezza ed era così limpida che, per chi lo ascoltava, era possibile capire ogni parola del brano che interpretava.Non ci credete? Potete ascoltarlo in questi due brani: E lucevan le stelle (dalla Tosca di Puccini) e Vesti la giubba (da I Pagliacci di Leoncavallo)Inutile dire che cantò in quasi tutto il mondo tra America, Europa, Asia; fu il primo cantante ad incidere dischi con arie d'opera. Esordì al Teatro Lirico di Milano e nel 1901 al San Carlo di Napoli durante l'interpretazione di Elisir d'Amore ebbe la sua più grande delusione dovuta alla forte emozione che non lo fece cantare al meglio e fu criticato dai suoi concittadini. Così decise di autoesiliarsi e non tornare più nella sua città natale. Si trasferirà così in America con la sua amata, il soprano Ada Giacchetti, con la quale avrà due bambini, Rodolfo ed Enrico Jr.; Ada lo lascierà dopo undici anni scappando con il loro autista.Purtroppo l'inzio della fine avverrà nel 1909 quando inciderà un disco di canzoni napoletane tra cui Core N'grato, dedicato alle vicende sentimentali con Ada, e quando a Milano fu operato per una laringite ipertrofica, la quale non lo fermò al momento ma nel 1920 venne operato al polmone sinistro durante la sua convalescenza a Sorrento ebbe una ricaduta e non riuscì a finire il viaggio verso Roma dove avrebbe dovuto subire un'altro intervento chirurgico: morirà a soli 48 anni in una stanza dell' Hotel Vesuvio nella sua profondamente amata Napoli.Sia a Milano che in America sono nati due musei dedicati Al Tenore.Mentre immagino che tutti conoscano la canzone più famosa a lui dedicata... (ascoltatela in questa bellissima versione di Lara Fabian)Caruso  Qui dove il mare luccica,e tira forte il ventosulla vecchia terrazzadavanti al golfo di Surriento un uomo abbraccia una ragazzadopo che aveva piantopoi si schiarisce la voce,e ricomincia il cantoTe vojo bene assaima tanto tanto bene saiè una catena ormaiche scioglie il sangue dint’e vene sai…Vide le luci in mezzo al mare,pensò alle notti là in Americama erano solo le lamparee la bianca scia di un’elicasenti il dolore nella musica,e si atzò dal pianofortema quando vide uscirela luna da una nuvola,gli sembrò più dolce anche la morte guardò negli occhi la ragazza,quegli occhi verdi come il marepoi all’improvviso usci una lacrimae lui credette di affogareTe vojo bene assaima tanto tanto bene saiè una catena ormaiche scioglie il sangue dint’e vene sai...Potenza della lirica,dove ogni dramma è un falsoche con un po’ di trucco e con lamimica puoi diventare un altroma due occhi che ti guardano,così vicini e veriti fan scordare le parole,confondono i pensiericosì diventa tutto piccolo,anche le notti là in Americati volti e vedi la tua vita,dietro la scia di un’elicama sì, è la vita che finisce,è non ci penso poi tantoanzi, si sentiva già felice,e ricominciò il suo cantoTe vojo bene assaima tanto tanto bene saiè una catena ormaiche scioglie il sangue dint’e vene sai...Te vojo bene assaima tanto tanto bene saiè una catena ormaiche scioglie il sangue dint’e vene sai...Questa canzone mi mette la pelle d'oca... è stupenda... Grazie Tenore!