"Io, da padre - ha risposto Berlusconi sorridendo - le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere". Poi, ha elencato le proposte contenute nel programma del Pdl per aiutare i giovani, dalle agevolazioni sui mutui al piano-casa.
All'obiezione del conduttore della trasmissione, Maurizio Martinelli, che "di figli di Berlusconi in giro ce ne sono pochi" il Cavaliere, sempre sorridente, ha insistito: "Se dovessi dire qual è il consiglio più valido, penso sia quello che le ho dato all'inizio...".
MINISTRO DEL NORD-EST. Veltroni ha promesso che nominerà un ministro del Nordest? "Credo - risponde Silvio Berlusconi - che anche per quanto riguarda il nostro governo non abbiamo alcuna intenzione di escludere una zona importante come il Nordest da una rappresentanza nel governo del Paese".
SCOPPIA LA BUFERA: VERGOGNA. La battuta ha scatenato un coro di reazioni indignate da parte del Pd e della Sinistra Arcobaleno. "Come italiano mi vergogno delle parole di Berlusconi" commenta Dario Franceschini. "Di fronte a centinaia di migliaia di giovani italiani che vivono la precarietà del loro rapporto di lavoro come un'ipoteca sul loro futuro, rispondere ad una ragazza precaria che il modo di uscire dalla sua situazione è sposare il proprio figlio, o il figlio di un milionario, suona come un'offesa insopportabile" continua il vicesegretario del Partito Democratico, aggiungendo: "Penso che in qualsiasi paese un leader politico, a prescindere da quale parte politica esso appartenga, sarebbe costretto a scusarsi per quella battuta offensiva".
Per Fausto Bertinotti, l'uscita di Berlusconi, anche se si tratta di uno scherzo, è allarmante e "indicativa di una cultura che propone ai giovani una realizzazione fuori dalla loro vita ordinaria". Per il candidato premier di Sinistra Arcobaleno viste le proposte della destra non resta che augurare ai precari "che vincano la lotteria", ma la ricetta della sinistra è quella di "cancellare l'idea della lotteria" a favore di miglioramenti concreti."
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L'ho perso...
Non lo trovo più..
cerco in cucina...
in bagno...
nella stanza da letto...
dietro i mobili..
non c'è...
il mio amore mi ammazza sono sicuro...
infatti...
si è arrabbiata tantissimo...
"ti sei perso l'anello di fidanzamento!!!!"
litigata clamorosa
andiamo al ristorante
vado al bagno
mi abbasso i pantaloni
magicamente cade l'anello che si era infilato tra la cintura e il pantalone
dove va a cadere secondo voi?
nella tazza del bagno
bagno fortunatamento pulitissimo
infilo la mano e lo prendo
cosa non si fa per amore
esco dal bagno con l'anello e alla mia ragazza quasi gli viene un colpo e mi da un bacio clamoroso
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Buongiono a tutti,
da i prossimi giorni, accanto a recensioni di film, politica, ed arte varia, terrò su questo blog un diario della mia vita...
Sperando di non annoiarvi vi aspetto qui
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Sono stato a Calcata
Calcata è un paesino medievale vicino a Viterbo, arroccato su un costone roccioso.
All'interno del borgo medievale vi sono una serie di viuzze popolate da artisti, poeti, artigiani...persone che hanno voluto allontanarsi dalla vita frenetica è vuota delle città
Andate a Calcata...è un viaggio nell'anima
Piccolo storia di Calcata
" Le tracce di presenza umana nel territorio di Calcata, risalgono ai tempi preistorici. Le testimonianze più importanti sono del periodo preistorico: nella vicina altura di Narce infatti, sono state rinvenute numerose strutture e reperti relativi alle fasi più antiche della civiltà etrusco-falisca;alla fine del VIII-VII a.C. appaiono più nette le caratteristiche peculiari, della cultura falisca, sino ad allora permeata quasi esclusivamente di elementi etruschi. L’abitato di Narce, arroccato su di un alta rupe tufacea, segue le sorti del mondo falisco ed etrusco, subendo la conquista romana sin dalla metà del IV secolo a.C.. A questo periodo della storia si attribuisce l’ultima fase di un santuario extraurbano rinvenuto in località Le Rote- Monte Li Santi, proprio ai piedi di Calcata Vecchia: al suo interno gli scavi archeologici hanno permesso il rinvenimento di numerosi ex voto di terracotta raffiguranti anche elementi anatomici. Attorno a Narce si estendono diversi nuclei di necropoli le cui tombe hanno restituito una grande quantità di reperti, oggi custoditi all’interno del Museo Nazionale dell’Agro Falisco di Civita Castellana.In età romana la fertilità dei territori promette l’insediamento di numerose ville rustiche. Il nome di Calcata di cui è arduo stabilire l’etimologia, appare per la prima volta in un documento alla fine dell’VIII secolo, sotto il pontificato di Adriano I (772-795). Con il possesso dei territori da parte della nobile famiglia degli Anguillara, a Calcata viene eretto un castello (fine XIII secolo) e la cinta muraria. Il borgo medievale inizia ad essere abbandonato da prima dell’ultima guerra per i crolli frequenti della rupe tufacea: si pongono le basi per un nuovo insediamento, posto sull’adiacente altipiano, dove si trasferiscono in massa i Calcatesi a partire dagli anni ’60.Il caratteristico borgo, anziché spopolarsi, inizia una fase di nuova vita, complice il boom economico e la fuga dalle città, con la conseguente ricerca di un luogo tranquillo ove vivere. Le case di tufo rosso di Calcata vecchia si popolano di artisti, intellettuali e personaggi "alternativi"che portano una nuova luce al paesino. Non tutti Calcatesi però abbandonano il borgo,oggi meta privilegiata dei romani per gite domenicali "
Fonte: www.paginesi.it
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Questo film è tratto dall'omonimo libro di Sandro Veronesi ( ed. Bompiano - 2005 ), che nel popolo di lettori della rete ha dato vita a giudizi discordanti ( si veda al riguardo www.bol.it ).
Io non l'ho letto quindi mi astengo da dare giudizi, anche perchè questo libro ha vinto il premio Strega; premio noto per la serietà e la preparazione della giuria.
Libro che così viene raccontato dal grande Tullio De Mauro "“La parola di Veronesi è tersa e sicura e coglie felicemente sensazioni sfuggenti e gesti fugaci. E coglie, mi pare, il correre inutile, vuoto, che ci affligge, l'homo currens, come dice Franco Cassano. Spero che il libro abbia l'ampio e felice riscontro che merita.” ( www.bol.it ).
Passando al film tratto dal libro, si possono fare le seguenti considerazioni:
- bella la tematica dell'elaborazione del lutto, peraltro trattata anche in un altro film in cui Moretti era, stavolta regista, "La stanza del figlio";
- Ottimi gli attori e la regia.
La nota negativa è la scena di sesso spinto tra Moretti e la Ferrari.
Non sono un moralista, ma questa scena, secondo il mio parere, non ha dato nulla al film, anzi ha tolto qualcosa.
Un'ultima considerazione va fatta su Moretti.
Nulla da dire come attore ne tanto meno come regista, ma io lo preferisco più quando è critico e dissacrante nei confronti della realtà politica e culturale italiana.
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Inviato da: vomiworld
il 14/03/2008 alle 00:08
Inviato da: vomiworld
il 24/02/2008 alle 01:46
Inviato da: te_corco
il 20/02/2008 alle 11:40
Inviato da: nuova.vita_2008
il 20/02/2008 alle 10:34
Inviato da: soffione_paranoico
il 19/02/2008 alle 20:54