ratòrysciacca

Errata Manovra


Si cominciano a tracciare i contorni della manovra finanziaria. Chi pensava che questa finalmente sarebbe stata la volta buona per stangare politica, privilegi, benefit e cose di questo genere, a una lettura attenta della finanziaria rimarrà deluso. Per ridurre il deficit e raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014, ancora una volta si mette in campo la migliore strategia possibile, cioè la difesa senza termine della casta, infatti, nessun taglio su questo fronte, nessun taglio alla politica come struttura, nessun taglio alle indennità ai parlamentari, nessun taglio sui rimborsi ai partiti ecc., ecc. Di contro gli obiettivi del risanamento sono assicurati agendo sui tiket sanitari, in vigore da lunedì prossimo, sui piccoli risparmiatori, sul taglio delle agevolazioni fiscali, il 5% per 2013 e il 20% per il 2014 che assicureranno un introito nelle casse dello stato di circa quaranta Mld di euro, cioè circa il 50% di tutta la manovra, salvo che nel frattempo con la legge delega sulla modifica del fisco familiare non si abbia dei pari abbattimenti. Siccome ciò è di la da venire, intanto lo stato incassa, per il resto poi si vedrà. Il quadro per i cittadini è abbastanza desolante e al contempo deprimente. Una classe politica che non trova nulla di meglio, che aggrapparsi ai ceti medio bassi per correggere gli errori e l’incapacità a risolvere gli annosi problemi dell’Italia, beh questo la dice lunga sulla considerazione che i politici hanno dell’Italia e dei suoi cittadini. E’ di ieri l’altro la comunicazione Istat, dove ormai in Italia si contano più di tre Mln di poveri totali e di altri cinque, candidati a diventarlo quanto prima. Il Ministro Tremonti in quest’occasione ha finalmente gettato la maschera, il risanamento lo deve pagare quella parte d’Italia, fatta di lavoratori, di pensionati e di famiglie, che fanno salti mortali per sbarcare il lunario, mentre tutto il resto potrà sogghignare freddamente pensando di averla scampata ancora una volta. Il prossimo anno quando occorrerà fare la dichiarazione dei redditi, la gente avrà contezza del salasso di spesa che si aggiungerà al proprio bilancio familiare, e si accorgerà di quanto saranno state abbassate le agevolazioni fiscali, parliamo delle spese mediche, delle tasse scolastiche, delle rette per gli asili nido, per il reddito da lavoro dipendente, dei figli a carico ecc. ecc. Tutto ciò pari a 1200 euro per famiglia. Un governo che fa di tutto per nascondere la crisi economica, si vanta di avere messo i conti a posto, altrimenti ci saremmo trovati come la Grecia, Il primo ministro che mette al primo posto l’abbassamento delle tasse, mentre poi questo scherzetto aumenterà la percentuale di due punti portandolo al 43,7%. E queste non sono mani in tasca agli italiani, sono ormai tasche sfondate, anzi dico che non vi sono più tasche. Qualcosa di positivo c’è per lo sviluppo. Si tratta di agevolazioni fiscali per i giovani che vorranno buttarsi nell’imprenditoria, i primi anni non pagheranno tasse. Mi domando semplicemente, ma se i giovani non hanno lavoro ed è la categoria più sacrificata e bistrattata, come potranno diventare imprenditori, se in tasca si ritrovano quei dieci euro del nonno. Ma di quali giovani parla il ministro forse dei figli degli attuali imprenditori per la continuazione della specie. Diga