frutti sono eduli, hanno un buon sapore e si possono consumare direttamente, conservarli sotto spirito, utilizzarli per preparare
marmellate e liquori, o anche fatti fermentare per produrre bevande alcoliche, specialmente nelle
Marche e in
Corsica. Nelle
Marche, e specificamente nella zona del promontorio di
Monte Conero, una secolare tradizione voleva che gli abitanti della zona accorressero nel giorno dei santi
Simone e
Giuda (28 ottobre) nelle selve per cibarsi abbondantemente dei frutti del corbezzolo incoronandosi dei rami della pianta, perpetuando così un rito
bacchico rivisitato in chiave
cristiana. Oggigiorno la festa del corbezzolo non è più celebrata ufficialmente, ma gli abitanti della zona del
Conero amano ancora recarsi nei boschi del promontorio per raccogliere i corbezzoli durante le belle giornate autunnali.È stato già citato, nel paragrafo riguardante i fiori, il pregiato miele di corbezzolo.La pianta viene utilizzata a scopo ornamentale in parchi e giardini per il colore rosso intenso dei propri frutti presenti sulla pianta contemporaneamente ai bei grappoli di fiori bianchi ed anche per il denso e lucido fogliame.In passato le foglie del corbezzolo, essendo ricche di
tannini, venivano utilizzate per la
concia delle pelli. Preparate in
decotto hanno caratteristiche
diuretiche e astringenti
[6].I frutti hanno effetto
antidiarroico[6]. Essi contengono però un
alcaloide che può causare, in persone particolarmente sensibili a esso, inconvenienti di solito non gravi. Forse per questo motivo il nome latino ne consiglia un uso moderato, se è vero che tale nome deriva dalla contrazione di unum edo, ossia ne mangio uno solo.