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Festa dello Stazzone


Saranno tre giorni di festa per il borgo marinaro dello Stazzone. In periodi di crisi si torna alla antiche tradizioni nostre e questo non mi dispiace. Mi compiaccio anzi nel constatare l'entusiasmo che anima i ragazzi del Comitato di quartiere che hanno preso il posto dei loro genitori, dei nonni e degli zii, nel continuare ad animare il borgo, ma anche a impegnarsi per dare una svolta"culturale" alla vita di questa comunita'. E' solo il timido inizio di un cammino molto lungo e impegnativo che tende a una riqualificazione non solo dell'aspetto "paesaggistico" della zona, ma a una riqualificazione della mentalità dei residenti e dei frequentatori della località, con percorso volto alla vivibiità con una maggiore pulizia e con scelte di carattere ambientalistico che siano coraggiose e che ci facciano recuperare il tempo perduto in questo campo. Ho visto in questa stagione i miei vicini armarsi di ramazze e collaborare con gli operai del Comune nel mantenere pulita la strada. Ho visto tanti che prima si opponevano alla chiusura serale del traffico, rimangiarsi le loro parole iniziali di dissenso. Ho visto ripopolarsi la spiaggia come mai era successo da decenni.Ho visto le signore del quartiere preparare dolci da offrire ai bambini per la giornata di ieri. Ho sentito rivivere l'atmosfera dello Stazzone di Salvatore Marinello, di Leonardo Maniscalco, di Zineddu Bongiovì. Ho percepito un calore e un afflato di solidarietà e compattezza, direi quasi un orgoglio di appartenenza negli stazzonari. E questo è molto bello e lascia ben sperare per i prossimi anni.