ratòrysciacca

Giovedì grasso


Giovedì grasso all'insegna della tradizione siciliana, ovvero "maccarruna cu 'u sucu""Lu Joviri grassu Cui nun ha dinari s'arrùsica l'uossu."Per il Giovedì grasso a chi non ha soldi per festeggiare, resta solo la possibilità di accontentarsi dei resti degli altri. Giuseppe Pitrè in "Usi e costumi credenze e pregiudizi del Popolo siciliano Vol I" così recita.Mia madre metteva  a cuocere costine, polpa di maiale,cotenna in una capace pentola dove aveva fatto soffriggere prima la carne con la cipolla , aggiungendo poi lu "strattu" allungandolo con acqua  e una foglia di alloro. "U sucu" cuoceva per più di tre ore. Aggiungeva quindi delle salsicce rigorosamente di maiale e finiva la cottura.Dopo aver tolto dalle canne su cui erano stesi ad asciugare i maccheroni, li "calava" nell'acqua salata e infine li scolava e li condiva con questo saporitissimo sugo, che chiamare ragu è peccato mortale. Il nostro è "sucu".Buon giovedì grasso a tutti.