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La spada di Damocle...


In questi giorni di grande confusione , a causa di meteoriti che piovono dal cielo, senza che gli scienziati e le superpotenze ci possano difendere, con l'Italia che sprofonda nel fango della corruzione, con le elezioni imminenti, mi viene in mente un aneddoto che , da bambina, mi piaceva molto.Lo copio da Wikipedia:Secondo il racconto di Cicerone, Damocle è un principe particolarmente adulatore alla corte di Dionigi I, tiranno di Siracusa nel IV secolo a.C. Nell'aneddoto, Damocle sostiene, in presenza del tiranno, che egli sia una persona estremamente fortunata, potendo disporre di un grande potere e di una grande autorità. Dionigi gli propone, allora, di scambiare con lui i rispettivi ruoli per un giorno, in modo che possa assaporare tale fortuna. Damocle accetta. La sera si tiene un banchetto, durante il quale inizia a tastare con mano i piaceri dell'essere un uomo potente. Solamente al termine della cena Damocle nota, sopra la sua testa, la presenza di una spada affilata sostenuta da un esile crine di cavallo. Dionigi l'aveva fatta sospendere sul capo di Damocle perché capisse che la sua posizione di tiranno lo esponeva continuamente a grandi minacce per la sua incolumità. Immediatamente Damocle perde tutto il gusto per i cibi raffinati che sta assumendo,  chiede al tiranno di voler terminare lo scambio, non volendo più essere così fortunato.La spada di Damocle è una metafora utilizzata molto frequentemente in riferimento a questo racconto. Essa rappresenta l'insicurezza e le responsabilità comportate dall'assunzione di un grande potere. Ma anche, aggiungo io, la precarietà che ci accompagna giorno per giorno, i pericoli che incombono sullla nostra vita, l'angoscia che sentiamo di fronte alle notizie da cui siamo bombardati a ogni secondo. La spada di Damocle pende pericolosamente su di noi. Teniamoci forte! L'incertezza è il nostro pane quotidiano. Ma non arrendiamoci! sarebbe la fine di tutto.