La Sicilia del nuovo convive con la Sicilia solita, quella del vecchio, quella gattopardiana. Pare che non ci si possa scrollare dalle spalle il nostro retaggio legato al clientelismo,alla logica partitocratica, alla rassegnazione.E così, mentre buona parte dei siciliani ha avuto il coraggio e la determinazione di osare e guardare al nuovo che avanza, l'altra parte è tornata nelle braccia del vecchio. Ciò la dice chiara su un certo tipo di elettorato che non conosce ancora nel 2013 internet, che non guarda alla rete, che permane nell'ignoranza delle dinamiche che muovono oggi il nostro contemporaneo, che ha nella televisione il suo credo, che affolla le segreterie dei partiti con la speranza di un posto fisso per i figli.Questa è la Sicilia uscita dalle elezioni 2013.
La Sicilia spezzata
La Sicilia del nuovo convive con la Sicilia solita, quella del vecchio, quella gattopardiana. Pare che non ci si possa scrollare dalle spalle il nostro retaggio legato al clientelismo,alla logica partitocratica, alla rassegnazione.E così, mentre buona parte dei siciliani ha avuto il coraggio e la determinazione di osare e guardare al nuovo che avanza, l'altra parte è tornata nelle braccia del vecchio. Ciò la dice chiara su un certo tipo di elettorato che non conosce ancora nel 2013 internet, che non guarda alla rete, che permane nell'ignoranza delle dinamiche che muovono oggi il nostro contemporaneo, che ha nella televisione il suo credo, che affolla le segreterie dei partiti con la speranza di un posto fisso per i figli.Questa è la Sicilia uscita dalle elezioni 2013.