ratòrysciacca

E' tempo di...acqua e anice


Mia nonna lo serviva sempre agli ospiti che venivano a trovarci d'estate allo Stazzone:un bicchiere di acqua fresca con alcune gocce di anice. Niente di più genuino e rinfrescante nella sua semplicità.Importanza e fama  di questa bevanda si fondano sulle eccezionali proprietà farmacologiche e aromatiche dell'anice il cui principio attivo è l'anetolo. L'anetolo è una sostanza che, se assunta in piccole dosi, ha azione eupeptica, diuretica, digestiva, eccitante della secrezione ghiandolare, antimicrobica, antifungina, antifermentativa. In dosi più elevate può risultare lievemente eccitante del sistema nervoso centrale. Esso è in grado di stimolare la produzione di leucociti e per questo svolgerebbe un'azione antiimmunodepressiva.La storia di questa bevanda ha inizio nel 1813 a Palermo, a Piazza Fieravecchia, oggi Piazza Rivoluzione. La famiglia Tutone gestiva un chiosco frequentato dall'aristocrazia palermitana, il più importante della città fino al 1892. Un luogo ideale per fermare le carrozze e dissetarsi gustando un bicchiere di acqua e anice, o meglio conosciuto come zammù.e da allora...